“La legalità alla base di qualsivoglia processo formativo che potenzi una comunità civile sotto il profilo sia culturale che economico ” : esordisce così a Ercolano il consigliere del Pd primo eletto Ciro Buonajuto rivolgendosi ai giovani figli di un paese chiamato oggi a mostrare sul campo le proprie potenzialità e la propria competitività all’interno del palinsesto turistico archeologico mondiale. “ Mi rivolgo ai giovanissimi – ha precisato Buonajuto – cittadini di un’Ercolano che deve in misura esponenziale essere sempre più esempio di legalità e trasparenza operativa : non esiste alcuna frammentazione del territorio ne divisione dello stesso in aree più o meno elitarie. Al contrario occorre ritrovare unità d’intenti per una perla della Campania Felix già particolarmente cara ai Latini, unire indissolubilmente e non dividere frazioni e zone caratteristiche, pietre miliari di una cultura millenaria che oggi dai banchi dell’aula consiliare ho l’onore di rappresentare”. Toga stimata in città Buonajuto vanta tradizioni politiche rilevanti a livello familiare che portarono lo zio Antonio, tragicamente vittima di un vile agguato camorristico, a guidare in qualità di sindaco il paese anni addietro. La pulizia del volto, la determinazione professionale e l’amore per Ercolano di Ciro Buonajuto hanno conquistato un elettorato che sembra ritrovare nella giovane ma già affermata entità forense speranza e senso di responsabilità civile. “ La politica deve innanzitutto – ha concluso Buonajuto – tutelare la qualità d’esistenza e la libertà d’espressione dei cittadini ; in tal senso invito la comunità a manifestare le proprie giuste rivendicazioni nelle sedi istituzionali competenti con fiducia nei confronti dei propri consiglieri . E’ giunto il momento di imprimere una svolta qualitativa al paese che deve avere come artefici principali i giovani figli di una terra vulcanica troppo spessa facilmente additata in passato ai tristi clamori della cronaca nera. Basta con le polemiche sterili e i vittimismi deleteri : rimbocchiamoci le maniche e collaboriamo tutti, nel rispetto dei ruoli e delle competenze istituzionali, a che si levi da Ercolano un “grecale” di positività che unisca l’hinterland vesuviano infondendo linfa vitale all’humus sociale della stessa Regione Campania”.
Alfonso Maria Liguori