Al Teatro Mattiello di Pompei prosegue, con grande successo di pubblico, la rassegna amatoriale “Incontriamoci a Teatro” a cura dell’Unione exallievi Don Bosco di Torre Annunziata, il cui incasso è devoluto alle opere Salesiane oplontine. Foltissimo il pubblico che sabato e domenica scorsa ha applaudito la Compagnia delle Torri di Torre Annunziata nello spettacolo “Signori biglietti” di Giovanni Rescigno adattato, interpretato e diretto da Maurizio Guarino, un torrese affezionato da sempre al teatro. Guarino, un anno fa ha formato una nuova compagnia di amatori del palcoscenico, che oggi, si può dire, è in fase post organizzativa. Negli spettacoli precedenti, il gruppo ha mostrato già di sapersi presentare anche ad un pubblico difficile, con qualche elemento che tiene bene la scena. Il racconto scenico si rifà al teatro francese di fine Ottocento, inizio Novecento, tra i cui rappresentanti ricordiamo Caillavet, Feydeau, Flers, ed altri. La trama racconta di un matrimonio che non è stato consumato, per la solerzia di un bigliettaio delle FS, che irrompe nello scompartimento dove stanno tubando i due sposini in viaggio di nozze e la sua impulsività emoziona lo sposo, tanto da traumatizzarlo e “bloccarlo”. Giunti a casa, il maritino si ritrova a “combattere” con una suocera autoritaria (interpretata con grande bravura da Giovanna Negri), che invoca l’annullamento del matrimonio. Ad aggravare la situazione interviene “il compare” che propone una soluzione in cui si prevede l’intervento di una cocotte, espediente che si rivela ancora più disastroso con l’aggiunta di complicanze catastrofiche, anche se alla fine tutto termina a “tarallucci e vino”. Oltre all’interpretazione di Guarino, applausi anche per gli altri interpreti brillanti e briosi come Esmeraldo Napodano (il ferroviere responsabile, in veste di narratore), Rosy Busiello (la sposina), e Michela Sammarco (nel non semplice ruolo della pittrice-cocotte); notevole lo sforzo di tutta la compagnia nella realizzazione di un testo di enorme difficoltà. Ci e piaciuta la pratica soluzione adottata da Angela Busiello per la scenografia. Federico Orsini