AGGIORNAMENTI SUL CASO: Secondo quanto riporta Il Mattino, ci sarebbe ora un altro motorino, con a bordo due persone e ripreso dalle telecamere di sorveglianza poste all’esterno dello stadio. Questi due tifosi avrebbero per primi accostato l’auto di Hamsik, salutandolo come spesso accade, in maniera calorosa. Due sentinelle forse, che avrebbero poi potuto comunicare ai veri ladri il fatto che il giocatore fosse da solo in auto e portasse al braccio il rolex. E poi c’è un altro sospetto: possibile che qualcuno, all’interno del San Paolo, abbia visto lo slovacco partire da solo a bordo della sua auto e lo abbia comunicato ai malintenzionati posti all’esterno? Hamsik è stato il primo giocatore a lasciare lo stadio, intorno alle 17.30. Da solo. E inoltre, il momento della rapina si arricchisce di un altro episodio: Marek è stato colpito da un pugno tra naso e bocca, che per fortuna non ha lasciato gravi conseguenze. Ma cosa è successo allora? Sembrava una “semplice” rapina. Ora, forse, non è più così.
IL RETROSCENA: Hamsik ha raccontato la notevole violenza dei rapinatori, che lascia supporre una intimidazione nei suoi confronti o, più probabilmente, nei confronti della società. Infatti, dopo aver rotto un vetro della Bmw con il calcio della pistola, uno dei malviventi ha colpito Hamsik con un pugno al volto nonostante lo slovacco avesse ormai consegnato il suo Rolex senza opporre resistenza. Quando è comparso davanti ai pm, Hamsik aveva ancora lievi segni di contusione sul naso e a una guancia.
Cosimo Silva