Caivano: campo di cavolfiori trasformato in sversatoio “tossico”

cavolfioriUna vasta area di circa 20mila metri quadrati destinata alla coltivazione di cavolfiori contaminata dalla presenza di metalli e policlorobifenili, inquinanti particolarmente tossici, e’ stata sequestrata dalla Forestale a Caivano (Napoli), che ha riscontrato la presenza di ”elevatissimi” valori di cadmio, piombo, antimonio, rame, zinco, ”sostanze cancerogene”. Superati fino al 700 per cento i limiti di legge e di compatibilita’ con la natura del sito destinata alla coltivazione di prodotti. L’area, di circa 20mila metri quadrati, era destinata alla coltivazione di cavolfiori ed è risultata contaminata dalla presenza di metalli e policlorobifenili, inquinanti particolarmente tossici.

“Noi riteniamo che in determinate aree della Campania storicamente molto inquinate come il caivanese e l’ acerrano bisognerebbe vietare assolutamente tutte le coltivazioni di frutta e verdura e consentire solo il “no food” come ad esempio i fiori – ha detto il commissario regionale dei Verdi Francesco Borrelli – In queste zone dove da tempo si attendono le bonifiche non bisognerebbe permettere in alcun modo la coltivazione di prodotti che possono finire nella catena alimentare”.

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