Maradona: “Andavo in campo solo per rendere felici i napoletani, eravamo una squadra di uomini veri!”

Maradona conferenza stampaDiego Armando Maradona rilascia alcune dichiarazioni in Conferenza Stampa dalla sala Masaniello, durante la sua breve visita a Napoli. Ecco quanto evidenziato da IlGazzettinoVesuviano.com:

Apre la conferenza l’Avvocato Pisano: “Diego è qui per respirare l’aria di Napoli. Qualche cattiva lingua in questi mesi ha detto che Maradona non poteva venire in Italia. Non è vero niente. Non può essere considerato un evasore, la sua evasione è stata dichiarata nulla dai giudici per Careca, Alemao, per il Napoli e quindi anche per lui. Non ha mai ricevuto notifiche, non si è mai potuto difendere e quindi non è mai stato condannabile. Non c’è nessuna guerra in atto, Diego ama lo sport e la giustizia. Oggi sottoscriverà l’atto di autotutela che noi consegneremo in tribunale. Poi ripartirà per impegni suoi personali. Tornerà a trovarci ancora, secondo la sua disponibilità e la sua volontà”

Continua l’altro legale di Maradona, l’Avvocato Scala: : “E’ una vicenda kafkiana. Maradona ha dimostrato di non essere evasore e di non dover pagare nulla al Fisco. Firmerà un’istanza di autotutela in cui chiederà all’autorità amministrativa di riguardare con calma tutte le carte per far venire fuori la verità. Può succedere di sbagliare, non fa niente”.

Ecco la parola a D10S, Diego Armando Maradona: “Buongiorno a tutti. Grazie per il rispetto nei miei confronti. Quello di oggi però, non quello di ieri, quando ho avuto anche qualche telecamera in testa. E’ bello respirare di nuovo l’aria di Napoli. E’ tanto tempo che volevo farlo, ma c’è qualcuno che non mi lasciava farlo, e non capisco. Tutti quanti in questa vicenda, da Coppola a Ferlaino e ai Gallo, hanno firmato il mio contratto. Io mi dedicavo solo ad andare in campo la domenica. E l’unico che non poteva entrare in Italia ero io. Quando sono arrivato a Milano la Finanza è entrata in camera mia per togliermi gli orecchini. Bisogna dire la verità: io andavo in campo per far felici i napoletani. Perchè devo pagare io e tutti possono camminare tranquillamente per Napoli? Mi sono giocato la vita in ogni partita. Dico alla giustizia italiana: non dovete avercela con me. Non sono stato una vittima, perchè all’epoca guadagnavo tanto. Ma non posso pagare colpe non mie. Ferlaino, Coppola e Gallo lo sanno. Ora mi sento una vittima, perchè sono l’unico che il Fisco insegue. Ma io ci metto la faccia. Non ho ammazzato nessuno”.

Maradona: Quaranta milioni di euro! Come si fa?? Io non lavoro più ora. Ferlaino invece…altro che quaranta milioni di euro. Ringrazio la gente. Sono felice di aver fatto sorridere tutti con le mie giocate, con i gol a Tacconi. Anche a Giuliani, che ora sta in cielo e al quale segnai un gran gol quando era a Verona. Dicono che la giustizia non esiste, io voglio credere che con me possa esistere. Perchè voglio tornare in Italia, venire a vedere il Napoli con mio nipote Benjamin. Voglio che lui sappia quello che il nonno ha fatto per il Napoli. Non sono stato mai un evasore. Se devono trovare un colpevole, lo devono cercare con chi firmava i contratti nel Napoli. Ringrazio i napoletani, che mi dimostrano ancora oggi che l’affetto nei miei confronti non è mai cambiato. Napoli ha memoria. La memoria che forse qualcuno vuole cancellare, mettendo in mezzo delle cose che non esistono. Non vengo a chiedere la panchina di nessuno. Vengo a chiedere alla giustizia italiana di lasciarmi libero di camminare in Italia, perchè non ho ammazzato nessuno”. Ti senti di rappresentare i tanti italiani che sono nella tua stessa situazione? “Mi piacerebbe tantissimo. Ma io sono argentino, e non posso risolvere i problemi italiani. Ma questa è un’ingiustizia, e spero che il mio caso possa essere un esempio”.

Maradona ad una domanda su suo figlio risponde così: ” No comment”.

Maradona poi parla di De Laurentiis e del Napoli di oggi: “Sono venuto a chiarire il mio problema, non sono venuto a mangiare a casa di De Laurentiis o del sindaco. Da De Laurentiis non ho mai ricevuto un invito a vedere una partita del Napoli. Il sindaco ha tanti problemi da risolvere piuttosto che parlare con Maradona. Cosa mi ricordo dell’84? Che per me Napoli era un mondo nuovo. Al Barcellona il presidente Nunes voleva comprare la mia vita, ma non si può. Si può comprare un giocatore, non la sua vita. Mia figlia Dalma è stata qui qualche mese fa, mi ha detto: Papà, perchè ti fanno questo se tu hai regalato loro tante gioie? Non lo so, le ho risposto. Ho dato un sorriso ai napoletani in tutte le partite. Sono tanti i ricordi belli, potremmo parlare per cinque ore come ho fatto con Beppe Bruscolotti ieri. Vedere il San Paolo pieno come ai miei tempi, non l’ho visto mai più. Quella era una squadra di uomini veri”.

Incontro con il Presidente della Repubblica: “Io vorrei incontrare tutti, ma non posso forzare nessuno a parlare con me della mia faccenda. Se qualcuno vuole parlare con me, sono a disposizione, gli parlo. Ma chi comanda in Italia ora? Berlusconi, Grillo? Non lo sapete nemmeno voi (ride ndr). Passo per un duro, ma ieri ho pianto quando ho sentito i tifosi ieri dire che io rappresentavo questa città”.

La Juventus ha già vinto il campionato: “Io non credo che a dodici giornate dalla fine si possa dire che qualcuno l’abbia già vinto. Perchè glielo dobbiamo regalare? No. Il Napoli deve stare lì alla caccia della Juve, non crediate che sia più forte del Napoli. Solo che la Juve è abituata a vincere. Arriva una volta in area e fa due gol. Il Napoli ieri l’abbiamo visto. Non deve mollare per niente. I bianconeri fuori casa soffrono: chiedo ai giocatori di non aver paura di vincere”.

Cosa significa essere Maradona: “Grazie per questa domanda. Mi porta alla mente mia madre, che è venuta a mancare l’anno scorso e che mi manca moltissimo. Cosa significa essere Maradona? Non essere Careca e Maradona (ride ndr)”.

Maradona sui giovani e la illegalità: “Perchè sempre e solo Napoli? L’illegalità è ovunque. Dico ai giovani di fare sport e soprattutto di tenersi lontano dalla droga. Io ho vissuto momenti drammatici, mi hanno tirato fuori le mie figlie. Giannina mi diceva che dovevo vivere per lei e per il mio nipotino. I giovani devono pensare che la vita non è un solo giorno, è lunga. E dobbiamo ringraziare e stare bene ogni giorno. L’ho capito io, che sto bene da tanto tempo e non prendo più niente. Dedicatevi al calcio, lo sport più bello del mondo”.

Un incarico nel Napoli: “Sono qui a mettere la faccia e a dire che sono innocente. Avrò tempo per parlare con il presidente del Napoli. Non penso alla panchina del Napoli, significherebbe mancare di rispetto a Mazzarri. Io ho sempre rispettato i codici del calcio. Non credo che De Laurentiis mi possa offrire un incarico, perchè la panchina che io vorrei è occupata ora. Saluto Mazzarri e dico che sta facendo un grandissimo lavoro a Napoli. Sono qui per dire che sono innocente e basta”.

In che ruolo ti piacerebbe giocare in questo Napoli: Mi piacerebbe giocare alle spalle di Cavani per mettergli palle gol come facevo con Careca. Hamsik è un giocatore fantastico, che deve chiudere tutte le giocate che fa in gol. Se fa questo lo chiede il Barcellona il prossimo anno. Vedo un Napoli ben messo in campo, forse oggi deve essere più attento, più costante, più aggressivo. Ha una mentalità offensiva, la difesa a volte soffre, perchè la squadra di Mazzarri ha un dna da squadra che va soprattutto in avanti”.

Mazzarri in scadenza di contratto: Non sono qui per prendere il posto di nessuno. Soprattutto lasciate tranquillo Cavani. Non fate paragoni con me. Cavani deve pensare  a far gol alla Juve”.

Maradona su l’eterno rivale Pelè: “Mia madre quando era in vita mi diceva: perchè ti paragonano con Pelè? Tu sei più forte, Pelè giocava contro calciatori che non si muovevano in campo. Paragone con Messi? Io non le prendo mai, tranne che quando mi paragonano a Pelè. Dice solo stupidaggini. Messi deve essere un giocatore che deve portare la coppa del mondo all’Argentina, ma non sarà facile. L’abbiamo visto l’altro giorno contro il Milan. Quelli che dicono di sapere di calcio affermavano che il Barcellona avrebbe fatto cinque gol al Milan, e invece i rossoneri hanno vinto senza rubare nulla. Hanno bloccato Xavi e Iniesta, fermato Messi. Leo per me è un grandissimo, però io credo di essere sempre il migliore, come diceva mia madre”.

Maradona ha  mai pensato di ritornare a vivere a Napoli: “Ho visto Napoli cambiata, ma quando sei perseguitato da tanto tempo viene un po di paura. E’ difficile convivere con il pensiero che la Finanza possa venire ogni giorno a casa mia, per questo devo risolvere prima la situazione con il Fisco. Il ricordo più bello che ho? E’ il San Paolo pieno. Ferlaino diceva che erano 80 mila, ma era un bugiardo, a volte erano più di cento mila. E Ferlaino metteva tutti i soldi in tasca”.

Miccoli ha il tuo orecchino: “Si lo so, e lo ringrazio. E’ un gesto bellissimo. Se lui me lo ridà, io gliene do un altro mio”.

Maradona dispensa complimenti anche ad Alessandro Siani: “E’ un grandissimo. Ha parlato dal palco di Sanremo come solo un vero napoletano sa fare”.

Maradona e il suo sogno: “La panchina del Napoli è occupata, ma so che Inter e Roma vogliono Mazzarri. Quando Mazzarri andrà via…(alza la mano per dire: io ci sono” ndr).

Quanto varrebbe Maradona nel calcio di oggi: “Se hanno pagato Pastore  45 milioni allora io non avrei prezzo, sarei impagabile”.

Maradona conclude la conferenza stampa e si concede a foto ed autografi e giocherella con un pallone:“Ringrazio tutti i giornalisti per il rispetto mostrato nelle domande. Avete capito che io sono venuto qua per dimostrare la mia innocenza.  Perchè ve lo ripeto ancora: voglio tornare qua con mio nipote senza avere la Guardia di Finanza alle calcagna”.

Cosimo Silva

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