Secondo appuntamento con La Versione di Marte 4.0, la rassegna di libri del Marte, e doppia presentazione: In rosso e Vicolo della ratta/civico14. Discutono Luigi Imperato, Rosario Lerro, Umberto Mancini, modera Valeria Impagliazzo. La serata prevede un reading teatrale e la proiezione del trailer di HOME, lo spettacolo tratto da In Rosso, scritto dal teatro di Legno, per la regia di Luigi Imperato e Silvana Pirone, con Fedele Canonico. Due libri che parlano di contaminazioni, tra teatro, narrativa e fotografia. Vicolo della ratta/civico14 (Mutamenti edizioni), un libro corale (gli autori sono Delli Paoli, Forlani, Gelardi, Greco, Iorio, Laudadio, Lucente, Marchetta, Oliva, Tescione, Tilocca, Tirelli, Virgilio), a cura di Collettivo Corpo 10. Ogni spettacolo, ogni compagnia, ogni attore fa di una stessa scatola nera cento e mille luoghi diversi. Il teatro è quel non-luogo che li comprende tutti. Le tavole di legno possono diventare il ponte di una nave, un vicolo di città, il pavimento di un palazzo nobiliare o di un ufficio statale. L’idea del libro è quella di portare su carta questo gioco dell’immaginazione. Come fare un teatro di carta. 14 autori sono chiamati a scrivere un racconto con l’unica regola di ambientare le vicende, o parte di esse, al numero civico 14 di Vicolo Della Ratta. L’indirizzo di un teatro appunto, ma che nella penna degli autori può diventare di volta in volta un ambiente diverso. 14 stili differenti e 14 diversi modi di affrontare la sfida lanciata dal Teatro di Vicolo Della Ratta, si offrono al lettore anche come valido compendio degli orientamenti della narrativa contemporanea in ambito campano, attraverso le penne di giovani e meno giovani autori che, in un modo o nell’altro, fossero legate con il Teatro Civico 14 di Caserta per un rapporto di collaborazione o anche soltanto di stima e fiducia reciproca. L’altro libro è “In rosso” (edizioni Cromàsia), con la prefazione di Simona Guerra e i racconti di Collettivo Corpo 10: è il primo libro di Umberto Mancini. Un viaggio nel corpo di Napoli attraverso 89 foto a colori, accompagnate da 3 racconti. Diviso in 3 capitoli, il libro, segmenta il percorso visivo e narrativo in icone, luoghi e persone, superando i luoghi comuni che da sempre accompagnano Napoli e ridisegnando una città sempre diversa, ma sempre uguale a se stessa. Una metropoli viva e sconosciuta. Scatti rubati da una prospettiva singolare. San Gennaro, Pulcinella, il Rosario, gli ambulanti, i banchi di san Gregorio Armeno, il Vesuvio, la Galleria Umberto I, alcune tra le innumerevoli salite della città, uomini e donne del mondo della cultura ritratti in interni. Le icone, i luoghi e le persone si mescolano, e i tre racconti, apparentemente slegati tra loro ricompongono una storia irreale ma straordinariamente vera. Un colore che ritorna, il rosso, che diventa il vero filo conduttore del racconto. Il rosso, che rimanda al sangue di san Gennaro, e alla lava del Vesuvio, assume nel libro sempre significati diversi, “un rosso per vedere sotto una luce diversa quello che abbiamo intorno”. Umberto Mancini vive e lavora a Napoli dove è nato nel 1967. Per molti anni, con l’agenzia Adarte, ha fornito servizi al gruppo editoriale Caltagirone. Oggi, con la sua agenzia di servizi editoriali Cromàsia, collabora con il gruppo editoriale Finegil. Ha pubblicato il volume “L’arte fotografa l’arte” nella collana I Quaderni del Terzoocchio.