De Magistris, analizza il fallimento: “Con Ingroia ancora troppa vecchia politica”

ELEZIONI: DE MAGISTRIS, INGROIA E' L'UOMO GIUSTOIl “day after” è proprio come quello dopo una catastrofe: a Napoli, nella ciroscrizione Campania 1 della Camera, solo 16.606 voti (3,6%) per la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, mentre al Senato 12.279 voti per il 3,06 % complessivo.

Il sindaco de Magistris, forse il più rilevante endorser e sostenitore di Rivoluzione Civile (seppure non candidato), lo ammette subito in conferenza stampa: “I veri vincitori di queste elezioni sono Grillo e Berlusconi. Bisogna dare atto a Berlusconi di aver avuto un grande risultato in tutta Italia, ma anche in Campania. Poi Grillo ha vinto a Napoli come in tutto il Paese e non lo vedo affatto come un fenomeno preoccupante. Dai deputati eletti mi aspetto molto perché come primo partito alla Camera dovranno decidere cosa fare anche per la città di Napoli. Mi auguro che inizino a interessarsi anche del nostro territorio”.

Poi afferma una forte apertura al Movimento Cinque Stelle: “Credo che ora il Presidente Napolitano debba conferire al Movimento 5 Stelle l’incarico di formare il futuro governo”. C’è un cambiamento epocale nel Paese del quale dobbiamo cogliere i lati positivi.”- ha proseguito il sindaco di Napoli. Ha poi commentato anche la situazione che si sta delineando: “Siamo interessati a dialogare con Pd e Sel, come abbiamo fatto sempre ma anche con il movimento di Grillo”. Oltre ad augurare a loro buon lavoro – ha detto ancora il sindaco De Magistris – che mi diano una mano, che diano una mano alla città di Napoli. Se questo può significare allargamento delle forze in un momento di crisi io ci sto”.

Il sindaco si è poi soffermato con toni duri sull’esperienza di Ingroia: “La lista Ingroia non ha saputo far cogliere il livello di innovazione. C’era ancora troppa vecchia politica per quanto migliore di altra vecchia politica ma sempre una parte una vecchia. Ho sempre detto queste cose, ma Rivoluzione Civile ha perso e non ha futuro. Antonio Ingroia – ha continuato – non ha avuto spazio e tempo per poter dimostrare il suo valore.” De Magistris, come leader del suo Movimento Arancione, aveva già da tempo preso le distanze dalle scelte dei candidati nella lista di Ingroia, dove Di Pietro ha fatto sentire tutto il suo peso, imponendo molti dei suoi uomini. Su chi gli chiede che tipo di sconfitta sia, risponde: “Non la ritengo una sconfitta personale,  perché mi misuro solo quando mi candido e le due volte che mi sono candidato sono arrivato primo alle Europee e primo al sindaco di Napoli e quando mi candiderò – ed avverrà – sarà misurato col mio progetto politico”.

  Mario De Angelis 

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