Volla: occupati abusivamente gli appartamenti comunali di via Einaudi

VollaIeri notte è stata occupata, da famiglie indigenti provenienti da fuori città, una palazzina di proprietà del Comune di Volla, composta da sei appartamenti nuovi, che se ben ultimati da 5 anni, ancora non sono stati consegnati ai legittimi assegnatari della graduatoria dell’Ente. La vicenda è paradossale e non può, che, suscitare sentimenti di rabbia e sconcerto per come la problematica è affrontata a livello comunale, chiamando in causa i diretti responsabili di un lassismo amministrativo che provoca danni e aumenta il malcontento di tutte le famiglie bisognose che attendono da anni di entrare in possesso degli alloggi.

Facendo un passo indietro, la palazzina oggetto dell’occupazione, è stata costruita con fondi statali de cosiddetti “Piani di recupero”, ottenuti ormai nei lontani anni ‘90 dall’allora amministrazione guidata dal sindaco Antonio Iorio, unici fondi arrivati al comune di Volla in questi ultimi 20 anni.

Da allora, vicende gestite in malo modo da tutte le amministrazioni succedutesi, hanno portato alla costruzione degli alloggi solo nell’anno 2007: il fabbricato e quindi ultimato da circa 5 anni, e da allora responsabilità della vecchia e  della nuova amministrazione comunale,non hanno ancora consentito alle famiglie assegnatarie di prendere possesso,nonostante una graduatoria definitiva il cui iter è durato a sua volta 3 anni.

È bene ricordare che gli stessi alloggi furono già occupati nell’anno 2010 e l’amministrazione comunale dovette spendere già allora diverse decine di migliaia di euro per metterli in sicurezza e ripristinare i danni.

Su questo argomento, l’Udc di Volla, attraverso il suo capogruppo in consiglio comunale Pasquale Petrone, è stato il solo a sollecitare l’amministrazione in carica a fare presto per consegnare gli appartamenti, non solo perchè si è a conoscenza del dramma di chi aspetta da troppi anni inutilmente, ma anche per scongiurare il rischio, cosi come purtroppo avvenuto, di nuove occupazioni abusive.

Si ricorda che il capogruppo Petrone è intervenuto con diverse interrogazioni, invitando l’assessore  competente, Gianluca Pipolo, ad attivarsi per fare presto e per sciogliere alcuni nodi irrisolti di cui a tutt’oggi non è stata fatta chiarezza.

La vicenda mette in luce che su questo argomento cosi come più in generale sulla questione di tutta la problematica degli alloggi comunali, l’amministazione comunale è in grave ritardo e stenta ad avere una politica di chiaro indirizzo.

Ieri mattina il capogruppo Udc è stato sul posto incontrando le persone che hanno occupato l’immobile, per rendersi conto di persona della situazione, riscontrando danni agli consistenti in particolare nello sfondamento delle porte blindate e diversi danni ai muri e agli ingressi della palazzina, quantificabili in diverse decine di migliaia di euro.

“Da colloqui avuti con il comandante dei vigili urbani – ha detto Petrone – ho appreso che sono in corso le procedure per lo sgombero dell’immobile, successivamente ho ricevuto telefonate dai legittimi assegnatari delle case popolari, sulla base della graduatoria comunale, che mi hanno rappresentato la loro rabbia e insofferenza per come è stata finora gestita questa problematica, rabbia condivisa da tutti gli altri cittadini presenti che hanno giustamente chiosato, ed io condivido, che a pagare ‘è sempre pantalone’: cioè i cittadini che pagano le tasse e con le stesse verranno ancora una volta riparati i danni”.

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