Resta un velo di perplessità nei consiglieri che si aspettavano due convocazioni: oltre a quella prevista il 20 Marzo, dedicata all’approvazione dello schema delle convenzioni per le concessioni dei Decreti Sviluppo, quella del 4 Marzo, riguardante il Puc, misteriosamente sabotata.
“Questo è un grave segnale di regresso di democrazia”, tuona il consigliere d’opposizione Andrea Viscovo nel commentare la vicenda. “La Conferenza dei Capigruppo è sovrana e se all’unanimità ha concordato una data, la stessa dovrebbe essere rispettata salvo gravi e sopraggiunti motivi – ha continuato Viscovo – Annullare questo Consiglio vorrebbe significare dare un calcio alla democrazia, ma anche spostarlo “legittimamente” di qualche giorno farebbe venir meno la credibilità di chi presiede il consesso che, da questo momento in poi, si troverebbe costretto a spostare il Consiglio ad ogni mal di pancia di un consigliere non presente alla Conferenza dei Capi gruppo”.
La questione Puc tiene banco già da tempo a Volla ma al momento la situazione appare ancora confusa, caos che può essere eliminato solo da un’assise comunale. “Più corretto sarebbe chiarire quali sono le reali ragioni per le quali si vuole ostacolare la discussione pubblica sul PUC. Personalmente ritengo che i cittadini vollesi stanno aspettando da troppo tempo, il 13 dicembre è passato da un pezzo, e nessuno dice ai Vollesi quando e come potranno costruirsi una casa!”, ha concluso il consigliere d’ opposizione.
Martina Scognamiglio