“Ritroviamo coesione e comunità d’intenti per il bene di Ercolano” : non si fanno attendere i commenti del dopo elezioni e a parlare per primo è proprio il presidente del consiglio comunale di Ercolano Rory Oliviero : “Al di la di qual si voglia analisi politica – ha precisato Oliviero – occorre immediatamente ritrovare mordente e credibilità agli occhi di un paese che guarda sempre più scettico l’operato del governo comunale. Causa la scarsa informazione tra palazzo di città e residenti spesso si finisce con il fraintendere o peggio male interpretare indecisioni e temporeggiamenti da parte di un assise locale fortemente ridimensionata da una burocrazia lenta e cavillosa. Ci prepariamo come paese Italia a vivere un momento estremamente delicato della nostra storia : siamo quindi chiamati ad offrire, a prescindere dalla colorazione partitica o dal credo politico, il nostro umile ma indispensabile contributo a che ogni comunità dell’hinterland vesuviano possa uscire una volta e per tutte dal baratro dell’arretratezza produttiva e del clientelismo spicciolo già costati a queste oasi “vulcaniche” che il mondo ci invidia un prezzo altissimo nel tempo”. Giovane ma già affermata toga ercolanese Oliviero è “nato” in politica : anni addietro lo stesso padre aveva guidato in veste di sindaco la città . Proprio questa attenta e minuziosa conoscenza dei luoghi e delle problematiche quotidiane potrebbe alla lunga fare la differenza e proiettare il giovane professionista in realtà governative regionali o addirittura nazionali. “ Vorrei lanciare un appello alla cittadinanza – ha concluso Oliviero – perché cessino definitivamente polemiche sterili che nulla hanno a che fare con la sana e costruttiva critica che ogni onesto contribuente ha il diritto di muovere a noi pubblici amministratori. E’ facile e forviante “sparare nel mucchio”, blaterare di inefficienze gestionali quando non si è a conoscenza dei fatti reali. Mi auguro che il buon senso ancora una volta contraddistingua in positivo il popolo ercolanese al quale da sempre guardiamo con estremo rispetto e sincero affetto”.
Alfonso Maria Liguori