della “strada del lusso”ad angolo con via Arco Mirelli, dove c’era l’ex consolato francese. Secondo i primi sopralluoghi vi sono delle
auto sotto le macerie, si sta ancora scavando per cercare eventuali vittme. Un tram dell’ A.N.M, durante il crollo,
è stato investito in pieno da cumuli di macerie, fortunatamente nessuno coinvolto in quanto il mezzo, non stava effettuando servizio
zone è senz’acqua,anche le scuole limitrofe sono state fatte sgomberare. Poco prima del crollo, si trovava un’auto della Polizia Municipale, per fortuna i due agenti erano appena scesi dalla vettura, scampando miracolosamente ad un destino beffardo. Un meccanico che lavorava proprio sotto l’ala crollata, ha raccontato di esser stato miracolato, una chiamata di un cliente per un servizio esterno è stata provvidenziale, ancora scosso l’uomo per aver assistito al disastro. Gli abitanti di Via Riviera di Chiaia, avevano sentito intorno a alle 8 di stamattina un forte boato, pensando subito al terremoto, di li a poco il crollo, che a detta di passanti era uno sgretolarsi come se lo stabile fosse stato un castello di sabbia. Con il crollo di oggi, si riapre il discorso dei problemi legati stabilità degli edifici napoletani. In queste ore, continuano gli scavi dei Vigili del Fuoco per identificare eventuali vittime sotto le macerie.
La polizia salva un anziano Questa mattina, ai primi segni di crollo dell’edificio di Via Riviera di Chiaia, due agenti del Commissariato di Polizia San Ferdinando, hanno tratto in salvo un uomo di 91 anni che abitava in uno stabile adiacente.
La struttura dell’edificio stava per essere interessata dal crollo dell’ adiacente palazzo d’epoca, ma a causa dell’avanzata età, l’uomo molto conosciuto in zona con il soprannome di O Comandante, non era riuscito a mettersi in fuga. L’anziano è stato pertanto portato fuori dai poliziotti e fatto sedere in un posto al sicuro, ben distante dal crollo.
Salvatore Altieri (Cisl Fp Napoli) “Oggi ancora una volta si è dimostrata l’importanza del ruolo della Polizia Locale quale risorsa fondamentale delle politiche integrate per la sicurezza. Sottolineiamo la capacità con la quale le due Agenti della Polizia Locale di Napoli unitamente alla Tenente hanno risposto in maniera tempestiva alla richiesta di un loro intervento al civico 72 di via Riviera di Chiaia per una perdita d’acqua e che fortunatamente si trovavano già fuori dall’auto di servizio quando l’immobile è crollato e alcuni massi hanno schiacciato la vettura della municipale senza procurare feriti.
Ancora una volta la Polizia Locale è stata la prima ad intervenire a dimostrazione del ruolo centrale e di risposta immediata alle esigenze dei cittadini, con una reale presenza sul territorio.”-dichiara Salvatore Altieri, Segretario Responsabile Cisl Fp Area metropolitana Napoli. “Ogni giorno noi della Polizia municipale siamo chiamnti a dover svolgere il nostro lavoro per assicurare una migliore qualità della vita comune e a tutelare la sicurezza urbana- dichiara Umberto Cacace, Coordinatore Polizia Locale Cisl Fp Napoli- Non si tratta più, perciò, soltanto dello svolgimento dei servizi di viabilità e traffico e proprio per questo l’Amministrazione è chiamata a dotare gli appartenenti al Corpo di mezzi e risorse per poter operare efficientemente nell’interesse dei cittadini di Napoli, come oggi hanno dimostrato le colleghe prime intervenute e poi tutto il corpo della Municipale che in maniera eccellente ha svolto il proprio lavoro senza creare eccessivi disagi alla cittadinanza ” . “La nostra solidarietà ai residenti sgomberati per il crollo del palazzo” conclude Salvatore Altieri.
Gli esperti: “Il crollo potrebbe essere l’ effetto di un cedimento fondale, che a questo punto andrebbe indagato. Ció che ci lascia perplessi – spiegano l’ ingegnere Valentina Cammarota ed il geologo Giuseppe Parlato – é il comportamento del paramento esterno che se fosse stato ben costruito avrebbe avuto un comportamento differente, al limite avrebbe anche potuto reggere, ma la rottura lungo una direttrice verticale fa pensare. Se poi anche gli edifici adiacenti hanno subito dei cedimenti al punto da chiudere con difficoltà finestre e persiane allora é molto probabile che i lavori della metropolitana e le opere di sostegno che hanno costruito di conseguenza hanno modificato lo stato tensionale del terreno e ci siano stati cedimenti di consolidamento. I cedimenti fondali degli edifici possono essere perfettamente compatibili con la propria statica, purché siano stati previsti e misurati e soprattutto contenuti entro i limiti di norma. Il discorso non cambia se si considerano gli effetti della perdita della conduttura dell’ARIN che comunque cambia lo stato tensionale del terreno, inducendo sovrappressioni nell’acqua che dissipandosi poi contribuisco a provocare degli spostamenti da consolidazione nel terreno ed in tutto ció che vi é fondato sopra. Và tutto indagato con attenzione. É un’ipotesi, fatta senza conoscere il contesto, ma si puó approfondire. Da valutare anche lo stato di conservazione e i consolidamento delle fondazioni che si trovano in un ambiente particolarmente aggressivo e sono comunque datate”.
Luciano Annunziata