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Operazione “Briantenopea”: 43 misure cautelari, i business dei Gionta e dei Mariano in Lombardia

carabinieri CIMG0009L’indagine, denominata “Briantenopea”, ha consentito di svelare l’esistenza, nel Monzese, di una radicata associazione per delinquere composta, prevalentemente, da soggetti italiani di origine campana di elevato spessore criminale, in contatto con esponenti di clan camorristici del napoletano come i Gionta e i Mariano. Tra i destinatari del misura restrittiva in carcere figura Giovanni Antonicelli, gia’ assessore all’Ambiente e Acque, con delega all’ecologia, smaltimento rifiuti, manutenzione cimiteriale, patrimonio, demanio e alloggi comunali, dell’Amministrazione comunale di Monza in carica dal 2007 al 2012. Il gip di Monza ha emesso 43 misure nei confronti di soggetti indagati a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni, usura, furti, ricettazione, riciclaggio, spendita di banconote false, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e di armi, e di reati contro la pubblica amministrazione. Gli arrestati, al momento, sono 37.

Gli arresti, 43 in tutto, sono avvenuti nelle prime ore del mattino nelle province di Monza, Milano, Lecco, Padova, Napoli, Avellino, e Salerno. I carabinieri del Gruppo di Monza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica. I 43 soggetti sono indagati a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di gravi delitti quali rapine, estorsioni, usura, furti, ricettazione, riciclaggio, spendita di banconote false, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e di armi e di reati contro la pubblica amministrazione. Perquisite altre persone. L’indagine, chiamata “Briantenopea”, ha consentito di svelare l’esistenza e l’operativita’ in Monza e territori limitrofi di una associazione per delinquere composta, prevalentemente, da soggetti italiani di origine campana di elevato spessore criminale, in contatto con esponenti di clan camorristici del napoletano in particolare Gionta e Mariano.

Coinvolto anche ex consigliere comunale Pdl  ed un ex assessore all’Ambiente a Monza: Nelle indagini dei carabinieri coordinate dalla Procura di Monza che questa mattina hanno portato all’emissione di 43 ordinanze di custodie cautelari spunta il nome di Renzo Di Biase, un ex consigliere del Pdl del Comune di Milano, in carica tra il 2009 e il 2011. Di Biase, che non è indagato, avrebbe incontrato il camorrista pluripregiudicato 60enne Giuseppe Esposito detto ‘Peppe ‘o curto’, in contatto con i clan Gionta e Mariano, (a capo dell’organizzazione criminale smantellata questa mattina, Giovanni Antonicelli e un’altra persona. A organizzare l’incontro sarebbe stato proprio Antonicelli, (ex assessore all’Ambiente del Comune di Monza anche lui arrestato questa mattina con l’accusa di essere stato compartecipe all’associazione a delinquere) che si sarebbe attivato per trovare voti a Di Biase, voti che, in una telefonata intercettata, Esposito spiega costare “30 euro l’uno o 50 euro a famiglia”.

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