Più che storia infinita, potremmo definirla storia maledetta: quello doveva essere il giorno della attesissima inaugurazione del ponte di via Sepolcri si trasforma in ennesimo, ma obbligato, rinvio.
Se credessimo nel destino, potremmo dire che la pioggia di oggi sia un suo scherzo beffardo, quasi come se l’affezione alle transenne occupanti il passaggio tra Torre Annunziata e i vari comuni limitrofi fosse ormai divenuta una cara abitudine.
L’unica nota dolce è il fatto che, finalmente, dopo sette anni di tribolazioni, i cittadini oplontini intravedono ormai la luce nel tunnel di false promesse e bugie che hanno accompagnato i lavori di via Sepolcri.
Toccherà aspettare il sole affinché l’Odissea quasi decennale arrivi a compimento e la strada venga aperta al pubblico e, finalmente, possa concedere ai suoi fruitori il tanto atteso collegamento tra Torre Annunziata e i comuni limitrofi e, soprattutto, l’ospedale di via Lenze.
Marco Seppone
