Filumena Marturano al teatro Mattiello di Pompei

filumena marturano 3Per la rassegna “Incontriamoci a teatro”, a cura della Unione Don Bosco di Torre Annunziata, il cui ricavato è devoluto a favore delle opere Salesiane oplontine, al Di Costanzo Mattiello di Pompei è andata in scena la commedia “Filumena Marturano” di Eduardo, presentata dalla Compagnia “Luna Nova” di Latina per la regia di Roberto Becchimansi. La fondazione del gruppo risale al “2005, tempo in cui alcuni appassionati (per la maggior parte napoletani), spinti dalle loro esperienze, costituirono un’ associazione animata dalla volontà di dare maggiore incremento allo sviluppo culturale. L’attività teatrale della Compagnia è andata avanti tra successi e riconoscimenti riscossi in tanti teatri italiani. La commedia è una delle prestigiose opere di Eduardo, in cui, come è noto, la protagonista è una donna ferita e provata dalla vita, che riesce a tirar fuori la forza di ritrovare la sua personalità di donna e di madre, sia pur con un raggiro. Il testo, scritto nel 1946 e inserito ne “La cantata dei giorni dispari”, è stato tradotto in tante lingue ed è una delle opere più note della drammaturgia, tanto applaudita dal pubblico e apprezzata dalla critica mondiale; nato come omaggio alla sorella dell’autore, Titina, che ne rese una interpretazione memorabile, ha visto, il ruolo di Filumenta (in teatro o in TV), rivestito da attrici quali Regina Bianchi, Pupella Maggio, Valeria Moriconi, Isa Danieli, Lina Sastri, Mariangela Melato; c’è anche il film dello stesso autore, nonchè quello di Vittorio De Sica, “Matrimonio all’italiana”, interpretato da Sophia Loren. Una messinscena coraggiosa quella della Compagnia “Luna Nova” con un ottimo impatto scenografico e con attori che costituiscono un gruppo dalle solide basi. Bravi i protagonisti, quali lo stesso Becchimanzi nei panni di Domenico Soriano e Linda Guarino (v.foto) nel ruolo di Filumena, credibile nell’espressione (forse non nelle pause tanto care ad Eduardo), la quale ha avuto il pregio di non scimmiottare nessuna delle interpreti del passato; una nota di merito a Maria Rosaria Amato che, con convincente espressività, ha interpretato il personaggio della vecchia cameriera, Rosalia. Un plauso a tutta la compagnia che ha mostrato come la grande passione per il teatro possa essere stata d’aiuto alla messinscena. Il pubblico ha applaudito con entusiasmo anche a scena aperta.

Federico Orsini

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