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Insalata con topicida in Germania: prodotto proveniente da Angri

asl_ispettoreGli ispettori dell’Asl si sono recati questa mattina nella sede dell’azienda ‘La Trasparenza’ di Angri (Salerno) per controllare la certificazione sanitaria ed esaminare alcuni documenti dopo che nelle cassette di verdura dell’impresa specializzata nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli sono state trovate tracce di topicida dalle autorita’ tedesche. ”Le cassette sono partite – spiega il titolare dell’azienda che riferisce della presenza degli ispettori Asl – il 26 febbraio scorso. Il giorno dopo erano al centro di smistamento all’ingrosso di Verona. Il topicida e’ stato trovato il 2 marzo. Non sappiamo affatto cosa possa essere successo in questi quattro giorni. Quel veleno non puo’ essere compatibile con un alimento e quindi non sarebbe assolutamente pensabile che qualcuno possa utilizzarlo sull’insalata raccolta e lavorata per essere spedita”. Secondo La Mura, quindi, ”e’ molto ma molto probabile che il topicida sia stato utilizzato in qualche deposito della Germania dove si trovava l’insalata per eliminare la presenza dei ratti. Ci risulta che alcune zone del Paese abbiano problemi proprio per l’elevato numero di topi. Di certo, non possono addossarci responsabilita’ che non abbiamo. Noi ci difenderemo in ogni sede per dimostrare l’assoluta estraneita’ dell’azienda” . ”Rivolgo un appello al ministro delle Politiche Agricole. Intervenga per difendere i nostri prodotti, i prodotti italiani, che sono assolutamente genuini da ogni tentativo di strumentalizzazione”. Cosi’ Antonio La Mura, titolare de ‘La Trasparenza’, l’azienda di Angri (Salerno) specializzata nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli dopo che in Germania sono state trovate tracce di topicida in alcune cassette di verdura provenienti dalla sua impresa. ”Non abbiamo nessuna responsabilita’ come emergera’ da un’indagine di tutte le autorita’ competenti. Non vorremmo pero’ che tutto questo arrechi un danno ai prodotti italiani. Per questo – dice La Mura – chiedo al ministro di intervenire a difesa dei nostri prodotti”.

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