Pizzo: eterna femminilità.

dolce-d_079Storia antica di eterna femminilità, associata a momenti intimi e sensuali quella del pizzo. “Invenzione di una divinità e professione di una regina”. Dettaglio rubato alla lingerie, protagonista assoluto di una delle sfilate più belle di questa stagione invernale firmata dal duo Dolce & Gabbana.
dolce-d_063Prezioso e ricercato oggetto del desiderio eccolo rivendicare la propria (fortissima) valenza artigianale: che riporta al presente la manualità di una volta, la lavorazione tradizionale delle terre del Sud , l’arte di ricamare e intrecciare volute, disegni e sogni con fili sottili e delicati.
Donne chine a cucire e ricamare il corredo da sposa, l’abito per la festa, il velo per coprire il capo in chiesa, lo scialle prezioso.
Ed ecco che, da quelle mani, da quel tempo passato, prende vita un casto abito bianco con la gonna a balloon quasi da debuttante. Una camicia nera che lascia vedere tutto.

Una morbida e candida blusa sotto la quale fa capolino la malizia di un reggiseno nero. Un dress che sembra un’opera d’arte incrostato di perle e cristalli. Tela che ospita arazzi e dolce-d_115stampe di dipinti seicenteschi deliziati da cherubini. Arazzi floreali splendiamente ricamati posati su pencil skirt e culotte dalla vita alta brodati da una striscia vezzosa di pizzo.
Pizzo multiforme. Perfetto interprete di stili e modi di essere…opposti. Purezza e sensualità. Ora serio, ora ironico.

 Tradizione e sperimentazione. Trame ovunque. Dentelle e guipure all over, su piccole cluteches da sera dall’animo delicato e addirittura su svettanti stivali con bottoncini dal glamour d’antan.
Portabilissimo di giorno, eccolo sfatare la tradizione del “niente pizzo e trasparenze prima delle cinque”. Prezioso e ricercato oggetto del desiderio irrompe con decisione nel guardaroba quotidiano tralasciando dubbi e incertezza. Portando un’aurea di naturalezza e personalità inondata di suggestione.
Per la stagione primaverile ribadisce il primato vestendo forme classiche di top, giacche ed abiti, colorandosi di bianco virginale, nero sensuale e neutro tortora. Concedendosi lo sprazzo di un tono acceso che vira al rosso corallo con punte di arancio. Denominatore comune: mood delicatezza.

Qualcosa di talmente bello da non sembrare terreno, estremamente ricercato, prezioso e regale. Cinquecento, cento anni fa..ieri come oggi.

M.Chiara D’Apolito

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