
Ma il Conclave non è solo una semplice elezione. È anche, e soprattutto, un insieme di riti, a cominciare dall’occupazione delle residenze da parte dei cardinali. Alle 7 di domattina, infatti, a tutti i cardinali elettori saranno assegnati, per sorteggio, gli alloggi all’interno della Domus Sanctae Marthae.
Dopo la messa pro eligendo Romano Pontifice che sarà celebrata alle 10 del mattino nella basilica di San Pietro, alle 15:45 i cardinali elettori lasceranno la residenza della Domus Sanctae Marthae e raggiungeranno la Cappella Paolina. Di lì alle 16:30 si muoveranno in processione per raggiungere la Cappella Sistina. Alle 16:45 pronunceranno il giuramento al termine del quale sarà intimato l’extra omnes con la chiusura del portone. Dal quel momento in poi, partiranno le votazioni per l’elezione del nuovo Papa e, già in serata, è attesa la prima fumata, presumibilmente nera.
Negli ultimi giorni, intanto, il collegio dei cardinali si è riunito più volte per discutere all’interno dell’Aula del Sinodo. Durante le varie congregazioni generali, sono stati affrontati numerosi argomenti. I più ricorrenti, naturalmente, hanno riguardato le attese sulla figura del nuovo Papa, il funzionamento attuale della Curia Romana, alcune ipotesi per una sua riorganizzazione, e lo stato della Chiesa in diverse aree del mondo.
Dario Sautto