Il rocambolesco episodio si è verificato stamattina a Secondigliano quando gli agenti del Commissariato di Secondigliano, a seguito di un’intensa attività d’indagine, hanno bloccato Domenico Monti, classe ’56, nei pressi di via Vanella Grassi, in flagranza di spaccio di droga, mentre stava consegnando la dose ad un acquirente.
I poliziotti, a bordo di moto, dopo aver stretto le manette ai polsi dell’uomo, hanno fatto intervenire una volante – composta da un agente del Commissariato e da un poliziotto dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura -, per accompagnare l’arrestato negli uffici di polizia.
Poco dopo l’arrivo, Monti si è accasciato al suolo, apparentemente colto da malore. I due poliziotti presenti in quel momento sono subito intervenuti per prestargli soccorso e, per meglio assisterlo, gli hanno allentato le manette.
Questo è bastato perché l’uomo, con un balzo improvviso, si è rialzato ed ha spintonato come una furia entrambi gli agenti, lanciandosi verso il balcone, posto al secondo piano dello stabile, alla ricerca di un’improbabile via di fuga. La prontezza dei poliziotti, nonostante l’aggressione subita, ha consentito di evitare il peggio, nonostante il Monti avesse già scavalcato la ringhiera con buona parte del corpo.
Mentre i poliziotti lo trattenevano dall’alto, lo stesso dirigente del Commissariato, insieme con altri agenti, è sceso nel cortile con una lunga scala allo scopo di bloccarlo anche dal basso.
A quel punto Monti, aggrappato alla ringhiera, urlava di volersi buttare dabbasso ed è iniziata un’opera di persuasione da parte dei poliziotti che ha avuto buon esito dopo circa 20 minuti quando finalmente gli agenti sono riusciti a farlo scendere per mezzo della scala.
Domenico Monti ora dovrà rispondere, oltre che di spaccio (gli sono state sequestrate circa 15 dosi di droga, tra eroina e cocaina), anche di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e tentata evasione.