Alla Scuola Media Pascoli, inaugurato dalla Compagnia i “Senzartenéparte” (v. foto) il progetto “Viaggio nelle emozioni: I Percorsi del Mito”, che la Preside nella presentazione ha chiamato “teatro dell’anima”, in quanto porta in sé messaggi culturali e formativi. L’idea progettuale è della stessa preside, prof. Daniela Flauto (che, nel presentare l’iniziativa, si è entusiasmata tantissimo), nonché del gruppo dei protagonisti, i quali, per l’occasione, hanno ideato uno spettacolo, dal titolo “Il viaggio”, il cui racconto scenico si è sviluppato in una sintesi smitizzante (ma mai dissacratoria), iniziata con la “Guerra di Troia”, attraverso l’Illiade e l’Odissea di Omero, l’Eneide di Virgilio, la Divina Commedia di Dante, fino ad alcune citazioni inerenti all’immigrazione dei giorni nostri. Ad interpretare la piece, cinque attori della Compagnia: Marella Solimeno (nei panni della Sirena Partenope), Rossella Mascolo (nel ruolo di una narratrice), Esmeraldo Napodano, protagonista di un racconto che ha coinvolto anche alcuni alunni delle classi partecipanti al primo giorno di programmazione, i quali hanno interagito con convinzione, mostrando di interessarsi e prendendo parte attiva nel discorso stimolato dagli attori; infine Pasquale Nastri interprete di un personaggio, apparentemente divertente, ma dal profilo ambiguo, che rappresenta coloro che vogliono coprire i mali endemici del nostro territorio. La messinscena è stata coordinata dall’attore Antonio Annunziata, interprete di Caronte nell’Inferno di Dante alle grotte di Pertosa. La storia termina, come abbia accennato, a Torre Annunziata, città in cui sono tante le cose che non vanno e offuscano i nostri ricordi, inaridendo perfino la sensibilità dell’uomo della strada. Gli studenti si sono divertiti ed hanno compreso la “lezione”, che poi i docenti continueranno ad approfondire. Alla fine, tanti applausi alla Compagnia che per due settimane replicherà lo spettacolo ed un plauso all’iniziativa della preside che, a nostro avviso, stando alle premesse, riteniamo possa essere proficua per gli alunni.
Federico Orsini