A Brusciano, lo scorso venerdì pomeriggio, presso la sede operativa dell’Associazione “La Casa di Pat” in via San Francesco, attualmente impegnata nel progetto, “Oltre un Raggio di Sole”, di tutoraggio familiare nato grazie a “Il Mosaico della Solidarietà”, Bando di Idee 2011, CSV Centro di Servizio per il Volontariato di Napoli, ha prodotto una manifestazione dedicata alla figura della donna nella società.
Nel corso dell’incontro articolato in riflessioni, proiezioni di documenti visivi ed accompagnamento musicale sono state effettuate alcune letture poetiche dal panorama internazionale, da Pablo Neruda a S. Maria Teresa di Calcutta.
Fra le figure emblematiche trattate vi è stata quella di Bakhita (1869-1947), che dal Darfur in Sudan rapita, torturata, schiavizzata e poi liberata, giunta a Venezia presso le Suore Canossiane decide di servire Dio e dopo la morte viene canonizzata il 1° ottobre 2000.
La Presidente della “Casa di Pat”, Chiara Sena ha salutato “le eroine volontarie delle attività dell’associazione: Elisabetta, Lella, Luisa, Maria, Francesca con uno speciale abbraccio solidale all’amica Tilde cui dedichiamo questo evento. Con un pensiero a tutte quelle donne che nelle fatiche quotidiane portano avanti le loro famiglie nonostante le gravi privazioni derivanti dalla devastante crisi economica”.
Fra gli ospiti il sociologo Antonio Castaldo, invitato dai promotori a chiudere la manifestazione, il quale ha espresso parole di apprezzamento e sostegno “per questa nobile iniziativa che vede la figura della donna al centro delle analisi e delle riflessioni di stasera, mentre nelle attività della ‘Casa di Pat’ vi è l’affiancamento alle donne ed alle famiglie in difficoltà, qui a Brusciano, e per questo esprimo ammirazione stima e gratitudine alla presidente Chiara Sena ed a tutte le volontarie per la quotidiana missione svolta. Nel ricordare figure femminili bruscianesi vorrei porre alla vostra attenzione il debito di riconoscenza, da diversi anni segnalato, e fino ad oggi non ancora onorato, verso Palmira Terracciano che dieci anni fa nel perdere la propria vita in un incidente stradale, la moltiplicava rianimando diverse altre persone sofferenti con la donazione dei suoi organi. L’intitolazione di uno spazio pubblico alla sua memoria attende da anni il riscontro di una volontà pubblica dichiarata e mai attuata. E per quanto riguarda la manifestazione di oggi suggerirei l’istituzione di un premio, tutto al femminile, da assegnare annualmente senza dimenticare infine che la triste statistica del femminicidio ha registrato un caso anche a Brusciano fra 124 segnati in Italia”.