I comitati antiruspe si spaccano sulla presenza alla manifestazione del Pdl contro la magistratura, prevista il 23 marzo a Roma. Il coordinamento regionale chiama a raccolta il “popolo degli abusivi” e organizza dei pullman per la tappa nella Capitale, ma dalla penisola sorrentina e dai Lattari arrivano delle defezioni che evidenziano una divergenza di opinioni sul tema. “Ci siamo uniti alla manifestazione del Pdl per ribadire ancora una volta– si legge in una nota ufficiale – che la casa di necessità è un bene inalienabile e non potrà mai essere abbattuto da un sistema che porta solo discriminazioni. La necessità di evitare che si verifichino danni gravissimi alla sfera dei diritti umani – continua –, dovrebbe indurre chi ha operato in maniera spregiudicata a porre i giusti rimedi. Gli ordini di demolizione – concludono -, provenienti dall’autorità giudiziaria, determinano un disagio istituzionale alimentato da un conflitto d’interessi che non può più essere ignorato o, comunque, sottovalutato dai diversi poteri dello Stato”. Una posizione che è stata però contestata da chi, alla manifestazione del Pdl, non parteciperà. “Via la politica dai comitati – affermano Michelangelo Scannapieco e Gabriele Cesarano, esponenti di Diritto alla Casa dell’area sorrentina e Lattari -. Non dobbiamo protestare contro i giudici, ma contro questa classe dirigente (sia destra che sinistra) che non ha mai dimostrato la volontà di risolvere il problema degli abbattimenti. E’ vero –continuano -, dal Pdl sono arrivate le aperture più importanti alla nostra causa. Ma noi dobbiamo lottare solo per salvare le case di necessità, non c’interessa altro”.