Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini è stato contestato ieri mattina, durante la presentazione del programma di raccolta differenziata che sarà avviato agli Scavi di Pompei e sul Vesuvio. Clini, dopo la contestazione, ha incontrato la delegazione delle Mamme Vulcaniche, con le quali ha parlato del grande problema ambientale che riguarda l’area vesuviana e in particolare i Comuni che ricadono nel Parco del Vesuvio.
“Il percorso che abbiamo cominciato più di un anno fa in Campania sta dando i risultati sperati, non si esce dalle difficoltà facendo propaganda, i problemi si affrontano per come sono e si risolvono se si ha la volontà di risolverli. Se invece i problemi vengono usati per tenere aperti gli stessi problemi, per creare emergenza da aggiungere all’emergenza, allora non se ne esce fuori. La storia della Campania – ha aggiunto il ministro dell’Ambiente – dimostra che stiamo uscendo dall’emergenza perché i problemi si stanno affrontando evitando la propaganda. Abbiamo scelto di entrare nel merito delle questioni, come si fa concretamente e qui a Pompei stiamo vedendo come si concretizzano i progetti. Quello che stiamo facendo qui è quanto si sta facendo in tutte le città della Campania, dove un anno fa la quota della raccolta differenziata dei rifiuti era inferiore del 30%. Pompei è un simbolo per la cultura in Italia e nel mondo ed in questa area internazionale, fonte di ricchezza per l’intero Paese, stiamo avviando un programma di raccolta differenziata che è esemplare per tutta Italia e per la Campania. Se continuiamo con i contrasti non facciamo passi avanti, rimaniamo nella stessa situazione che aveva creato l’enorme emergenza che tutti abbiamo conosciuto, dando grandi vantaggi alla malavita organizzata. E noi siamo contro alla malavita organizzata. La criminalità cresce se non c’è capacità di governare i problemi”.
Secondo il commissario regionale dei Verdi Ecologisti, Francesco Emilio Borrelli, il Ministro Clini “invece di fare passerelle oramai insopportabili che provocano lo sdegno e l’insurrezione delle popolazioni locali avrebbe dovuto interessarsi della tanta gente che muore di tumore su un territorio devastato da sversatoi di rifiuti illegali e pericolosi, della bonifica della mega discarica di Terzigno che ancora oggi emette terribili cattivi odori ed al contrasto delle innumerevoli discariche abusive presenti sul territorio tra cui un mega lago artificiale di spazzatura”.