In seguito al consiglio monotematico sul PUC, tenutosi il 13 marzo, l’assessore all’urbanistica Riccardo Festa ci chiarisce lo stato di elaborazione del nuovo piano regolatore. Nel corso dell’assemblea ha risposto ai quesiti della minoranza e del consiglio tutto circa la procedura di approvazione, le difficoltà incontrate e le indicazioni date all’ufficio di piano e all’università Federico II per procedere alla redazione del PUC. Come spiega: “La nuova procedura adottata prevede la divisione della stesura del piano nelle sue componenti strutturale e operativa. Allo stato attuale la componente strutturale sarà pronta nel giro di poche settimane per essere approvata in giunta e poi essere presentata a tutto il consiglio”.
Diverse le critiche mosse dall’opposizione. Importante quella del consigliere Annone riguardo al dispendio inutile di denaro comunale per un progetto che poteva essere modellato sulla base del vecchio Piano, presentando in comune gli stessi indirizzi politici. Festa difende l’operato dell’amministrazione affermando che: “Il nuovo piano non sarà identico quello precedente, ma alcuni aspetti fondamentali che hanno ispirato il percorso per la sua costruzione, che risalgono a una delibera del 1997, sono comuni. Ci saranno delle assonanze ma, ad esempio, la zonizzazione del vecchio piano non corrisponde alla parte strutturale di quello nuovo. Mentre il piano precedente proponeva la vecchia visione secondo cui le zone all’interno della città debbano specializzarsi in aree agricole, industriali, residenziali e per i servizi, noi invece stiamo optando per il cosiddetto mix funzionale perché riteniamo che la città funzioni meglio se all’interno delle diverse zone convivano insieme più funzioni senza andarsi a specializzare esclusivamente determinati settori”.
Ancora l’amministrazione è stata attaccata nelle ultime settimane dal consigliere Viscovo principalmente per una mancata condivisione e trasparenza dei lavori. Anche a per queste critiche l’assessore Festa, respinge le accuse rimarcando: “Per quanto riguarda la costituzione del piano regolatore, il manuale operativo dice che sono due i momenti d’interazione con la cittadinanza, i partiti politici e le associazioni: uno che segue l’approvazione del preliminare e l’altro che segue l’adozione del piano definitivo. Nel primo momento abbiamo dato trenta giorni di tempo per presentare le osservazioni. Sono arrivate delle proposte da parte di alcuni cittadini e associazioni, ma nessuna da parte dei consiglieri comunali, tanto da dare agio all’amministrazione di pensare che per loro il piano preliminare andasse bene. Adesso, dopo l’adozione in giunta, lo porteremo in consiglio, secondo il nostro statuto comunale, dopodichè sarà aperta la fase in cui si potranno di nuovo presentare osservazioni al piano. Noi tutto il processo di trasparenza, come previsto dalla normativa, l’abbiamo perseguito attuando tutti i passaggi che la legge ci impone”.
Anche in merito alle accuse d’illegittimità delle procedure messe in atto Riccardo Festa ribadisce: “Quello che stiamo facendo è pienamente legittimo, lo ripeto e sarà provato dal parere scritto che a breve il segretario generale rilascerà”.
In conclusione Festa con convinzione fa un cappello circa tutte le voci, le critiche negative che molti portano avanti in questo momento di tensione per Volla proprio a causa del lungo iter che ostacola l’attuazione del nuovo PUC: “Penso che la dialettica anche tra esecutivo e consiglieri comunali sia sempre positiva, perché quando c’è critica costruttiva c’è stimolo a fare meglio. Se le critiche sono puntuali, calzanti, non strumentali ma mirano a fare bene, io credo che da qualunque parte queste vengano debbano essere tenute in considerazione e rispettate. Non condivido invece quando le critiche sono strumentalizzate per rendere il percorso più complicato e difficile. Chi fa questo svolge un cattivo lavoro per la comunità che amministriamo”.
Martina Scognamiglio