San Giorgio, gambizzato un venditore ambulante: Giorgiano scrive al prefetto

Comune San Giorgio a CremanoEnnesimo episodio di criminalità nella cittadina vesuviana. Erano da poco passate le 11.30 di domenica scorsa quando un venditore ambulante è stato gambizzato tra la folla in via Pagliare. Due killer, a bordo di un’ Honda Sh, coperti da caschi integrali hanno ferito a colpi di arma da fuoco Salvatore Abbate, 39 anni, titolare di una bancarella di noccioline che, come ogni domenica, era fermo con il suo mezzo all’angolo della strada ai confini con l’area est di Napoli (Barra, Ponticelli, San Giovanni). Un colpo lo ha centrato alla gamba destra, subito portato all’ospedale “Villa Betania”, ne avrà per una decina di giorni. Volevano ammazzarlo o dargli un “semplice” avvertimento? Gli investigatori del commissariato, diretto dal vicequestore Pietropaolo Auriemma, non escludono che vi sia alla base del raid un movente privato. Si indaga nella vita dell’ ambulante e tra i familiari. Abbate, incensurato, all’attivo solo una segnalazione per lite in ambito domestico, ha riferito di non avere idea di chi possa avergli sparato. Ci sarebbero dei testimoni, persone che avrebbero assistito atterriti alla scena ma non in grado di fornire informazioni utili all’identikit dei sicari perché indossavano caschi integrali. Rimane il fatto che si torna a sparare in città, in peno giorno e tra i passanti. Il terrore comincia a serpeggiare tra i residenti e l’amministrazione comunale corre ai ripari. Il sindaco Domenico Giorgiano scrive al prefetto:«È l’ennesimo episodio di violenza estrema – scrive in un comunicato il primo cittadino affiancato dall’assessore Francesco Emilio Borrelli – accaduto ai confini della città e in ogni caso non accettiamo che nel nostro comune la criminalità possa sparare impunemente come nella Chicago degli anni Trenta. Abbiamo già comunicato al Prefetto che la situazione è insostenibile e che abbiamo bisogno urgente di una maggiore presenza di polizia e carabinieri sul territorio. I cittadini sangiorgesi non possono vivere con la paura di uscire la domenica mattina di casa e trovarsi al centro di una feroce sparatoria». Solo poche settimane fa due giovani vennero accoltellati gravemente durante una lite all’esterno di un pub. A novembre dello scorso anno un altro episodio eclatante: un omicidio davanti ad una scuola elementare, con i killer che entrarono in azione poco prima dell’uscita dei bambini che videro il cadavere in una pozza di sangue. Era invece l’8 gennaio quando venne ammazzato il pregiudicato Mario Leone, in via Ferrovia a pochi passi dalla sua abitazione.

                                                                                                                                                  Claudio Di Paola

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