Una pizza a Pompei.
Ma i modi sono poco Urbani

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foto vigiliE Pizza sia! Sabato sera, freddo, freddissimo e, come da qualche tempo accade nel centro della città mariana, desolato dato che i tanti giovani locali e non preferiscono le nuove piazze virtuali dei centri commerciali a quella quasi del tutto priva di attrattive del centro cittadino. Qualcuno non scende proprio dal caldo tepore delle mura casalinghe e magari propone una pizza da acquistare e portare a casa. Deve essere andata così e anche i caschi bianchi pompeiani, a mezza sera sembra proprio abbiano optato per un pasto frugale da consumarsi tra le quattro mura, al caldo, del comando. E allora il prescelto parte per recarsi presso un noto locale cittadino ed acquistare un po’ di pizza e qualche altro genere di conforto.

Forse non ci sarebbe neanche nulla di male se non fosse che l’agente incaricato monta in auto, quella di servizio, e dato l’endemico problema dei parcheggi, sempre occupati quelli cittadini, ferma la Daihatsu con le insegne comunali proprio sulle strisce pedonali. Circa duecento i metri che separano i locali della pizzeria dal comando della Polizia Municipale di Pompei che ha la sua sede ai margini di quel che resta di Piazza Schettini. Circa tre i minuti per coprire il percorso a piedi e tre per il ritorno. Ma la scelta cade senza esitazione sull’auto di servizio che resta per una decina di minuti sulle strisce tra lo stupore di qualche cittadino e qualche turista. Stupore che diventa indignazione quando l’agente prescelto per la missione ritorna armato di “cartoni di pizza” e risalito in auto, sulla quale non trova alcun verbale per divieto di sosta, rientra alla base.

Che dire… buon appetito!

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