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Cannavaro è l’anello debole del Napoli

Checché ne pensino i tifosi napoletani, purtroppo l’anello debole del Napoli sembra essere sempre più Paolo Cannavaro. Sì, proprio lui: il capitano, colui che secondo alcuni “suda sempre la maglia” e che la moltitudine dei tifosi ritiene sia il calciatore più rappresentativo del Napoli. Purtroppo bisogna dire che Paolo ultimamente non riesce sempre a leggere le azioni offensive avversarie e ad effettuare chiusure difensive precise. Tante sbavature, diversi errori, tante ammonizioni, il tutto intramezzato da qualche buona gara. Spesso ultimamente si mostra poco reattivo, soglia dell’attenzione non sempre al top, resta inebetito quando la squadra subisce una ripartenza. Ad esempio, nella rete di Floccari con la Lazio, oppure giocate improvvise come la rete di Carmona nella partita con l’Atalanta all’andata, e sempre con i bergamaschi nella gara di ritorno, domenica scorsa al San Paolo, quando il suo goffo intervento ha causato addirittura l’autorete del pari; per non parlare dello scorso anno, in Champions League, quando una sua “ciccata” regalò al Chelsea di segnare l’unica rete al San Paolo nel 3-1 per il Napoli, quel gol che al ritorno permise ai londinesi di trascinarsi fino ai supplementari e passare il turno…

Anche se gli azzurri continuano a vantare la seconda difesa del campionato, Cannavaro sembra sempre meno il “centrale” che occorre ad una squadra che aspira a fare il salto di qualità: se proprio non si vuol ricorrere ad un top player in difesa, è molto meglio lanciare Britos, più reattivo e sicuro nelle gare disputate da centrale, oppure il portoghese Rolando che, si dice, fosse tra i migliori difensori d’Europa fino a 12 mesi fa.

La società qualche anno fa provò a non rinnovargli il contratto, prese tempo, poi d’improvviso la svolta: contratto rinnovato ed ingaggio aumentato. Invece, oggi la società lascia andar via un ottimo calciatore quale Campagnaro che sembra aver già firmato con l’Inter, mentre trattiene Cannavaro. Altro mistero restano gli acquisti di Ruiz e Fernandez che non hanno mai trovato spazio in squadra tant’è che sono stati ceduti. Ora è il turno del portoghese Rolando: scommettiamo che farà la fine dei primi due? E scommettiamo che Cannavaro rimarrà saldo al centro della difesa mentre il portoghese difficilmente troverà spazio in squadra? La società ci sta girando intorno da diversi anni ma non ha il coraggio di prendere una decisione radicale. Ma è ora che il Napoli inizi a pensare in grande e rinunci a Paolo Cannavaro. Da tifoso napoletano di lungo corso sono stufo di avere nella mia squadra un calciatore come lui.

In ogni partita vuole scimmiottare il grande Rudy Krol con quei lanci di 30-40 metri. L’olandese, però, in un altro calcio e in un’altra epoca, forniva passaggi millimetrici sui piedi degli attaccanti mentre Cannavaro sistematicamente “butta” il pallone.

È vero che gli errori di portieri e difensori sono sempre più visibili e spesso decisivi, ma è pur vero che quelli di Cannavaro vengono spesso mascherati, quasi nascosti. Domenica, per fortuna, quell’errore in chiusura con goffo autogol non è valso la perdita di punti, ma soltanto perché il Napoli è stato sempre superiore all’Atalanta ed ha sprecato tante azioni prima di segnare le tre reti della vittoria.

Ma a questo punto della stagione, con la tangibile possibilità di poter centrare nuovamente l’Europa che conta, non è meglio per il Napoli cominciare a pensare ad un vero difensore centrale per il prossimo campionato e per la prossima coppa europea?

Annibale Nuovanno

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