Piazza Carlo III, Alviti: “Le Guardie Giurate meritano maggiori garanzie da parte delle istituzioni”

Una giornata dalle premesse interessanti, l’occasione è più che propizia per ascoltare il parere di un uomo che fa dell’abnegazione il suo indiscusso marchio di fabbrica. Un amore viscerale per la sua professione, non da meno quello per la sua Napoli. Una città che vorrebbe vedere costantemente al centro dell’attenzione solo per i pregi che contribuiscono alla rivalutazione dell’immagine agli occhi del mondo. Tante le problematiche e le intuizioni poste in evidenza da Giuseppe Alviti, presidente dell’AGPG, che concede un’intervista a tutto tondo ai due giornalisti Emilia Sensale e Antonino Fiorino in occasione della prima puntata della loro rubrica ‘Non c’è Sensale senza Fiorino’. Gli argomenti di svariata natura sono snocciolati con infallibile lucidità e attraverso pareri rilevanti forniti, a seconda dei casi, nelle vesti del semplice cittadino abituato a convivere con la sua città controversa e, soprattutto, con la consapevolezza di ricoprire un ruolo primario nella tutela della legalità e della sicurezza quale leader di un’Associazione operativa da tanti anni in questi campi di spiccato interesse collettivo.

Giuseppe Alviti, presidente dell’AGPG (Associazione Guardie Particolari Giurate), si è pronunciato sull’intera categoria ancora limitata al Regio Decreto 1931 e solo dopo tanti anni riceve la dovuta considerazione con l’istituzione della Legge 101 del 2008 con cui indirettamente sono state fissate le basi per un inquadramento definitivo dell’operatore della sicurezza nel campo della formazione e della tutela, oltre a contemplare la tanto auspicata sinergia con le forze di polizia a difesa della sicurezza e della legalità: “La figura della guardia giurata è ancora legata al Regio Decreto risalente al periodo fascista e dopo tantissimi anni è stata rivisitata da una legge che ha imposto una precisa via formativa per accedere a tale professione. Nonostante sia avvenuta una radicale rivoluzione per quanto riguarda l’inquadramento professionale e sociale, restano ancora da sciogliere alcuni nodi per quanto riguarda la tutela sul lavoro e una certa equità economica. La crisi ha colpito anche il nostro settore anche a causa di alcuni spaccamenti interni relativamente allo sviluppo massiccio della vigilanza non armata o portierato. Con una nota del prefetto è stato imposto alla guardia particolare giurata, non dotata di poteri autoritativi e certificativi, di non utilizzare le manette limitandosi al solo uso della pistola in casi di estrema necessità (legittima difesa). In questo caso manca ancora un passo fondamentale in quanto la categoria non gode di una regolamentazione completa per cui il mio appello è rivolto alle istituzioni preposte in modo che scelgano una volta e per sempre se rivalutare la figura della guardia particolare e darle maggiore garanzia di affidabilità agli occhi della gente o se attribuire alla nostra categoria solo mansioni di vigilanza non armata”.

Encomiabile, ma al momento priva di risposta concreta, è stata la proposta che lo stesso Alviti ha avanzato nei confronti del primo cittadino partenopeo, Luigi De Magistris, sulla possibilità di intensificare il sistema di sicurezza a favore della cittadinanza e dell’arredo urbano contro qualunque tipo di atto criminoso: “Auspico che il sindaco possa al più presto accogliermi in quanto ritengo opportuno ribadirgli la piena disponibilità delle GPG a collaborare, con una fitta rete di ronde, affinché ci sia maggiore sicurezza tra le vie del capoluogo campano sempre esposte ciclicamente ad attività illecite e ad episodi di criminalità. Sono convinto che ogni buon proposito, raggiunto con un confronto costruttivo e con unità d’intenti, non possa far altro che giovare all’intera cittadinanza.

piazza carlo iii

Non può mancare da buon napoletano un intervento su alcune zone della città che riversano in condizioni di assoluto abbandono e degrado compromettendo non poco la viabilità e il decoro dell’arredo urbano. Nella fattispecie il leader AGPG si sofferma sulla situazione di Piazza Carlo III: “E’ notizia di dominio pubblico che ormai la piazza in questione abbia raggiunto veramente una condizione esasperata ai limiti dell’invivibilità facendo desistere i residenti, e non, dalla semplice scelta di fare una passeggiata. I problemi, sollevati anche dal locale Comitato con cui sono in stretto contatto tramite web, devono rientrare immediatamente nel campo degli interventi prioritari da parte dell’amministrazione comunale. A tal proposito spero che il primo cittadino, come fatto in passato per la periferia di Scampia, si mobiliti presto anche per una zona centralissima e che può tranquillamente raggiungere a piedi non essendo molto distante dal Municipio”.

In ultima battuta, l’attenzione di Alviti si sposta doverosamente su un invito destinato ai concittadini in modo che “possano fattivamente sostenere l’operato delle forze dell’ordine nella lotta contro i mali della società infrangendo quindi il tabù dell’omertà e alimentando con spirito mai arrendevole sentimenti positivi quali il senso della giustizia, del dovere civico e della legalità. Inoltre-conclude-varie sono state le iniziative a cui ho partecipato dando il mio pieno appoggio sia emotivo che materiale affinché l’importanza di tali concetti coinvolga senza esitazioni tutte le categorie professionali e di persone a partire dalla tenera età”.

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