Pompei, arriva il nuovo piano viabilità. Quali conseguenze?

Dopo lo stop della Ztl fino al 31 marzo, previste modifiche al piano di viabilità cittadino.

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Una città e una viabilità che si veste di nuovo. Questa la notizia diffusasi nelle ultime settimane. Dopo lo stop della Ztl fino al 31 marzo, ci saranno dei cambiamenti a Pompei e riguarderanno la viabilità. Previsti, infatti, una serie di interventi che interesseranno il traffico cittadino e il suo defluire. Il progetto  coinvolge due strade in particolare: via Lepanto e via Piave in prossimità del Santuario. Pare che si assisterà alla costruzione dell’ennesima rotatoria. Un’altra ingombrante rotonda sarà, infatti, posizionata all’angolo della piazza antistante il Santuario (nei pressi dell’area destinata alla sosta dei taxi) e finirà per inghiottire parte del sagrato e alcune panchine (vedi foto in alto). Oltre alla rotatoria si procederà ad un cambio di viabilità del primo tratto di via Lepanto. Per via Piave, invece, si è deciso per un doppio senso di marcia. Questo sarà il nuovo volto del traffico cittadino, con molta probabilità. Ma quali saranno le ripercussioni sul traffico? Con queste scelte tecniche si rischia di dirottare in piazza l’ingorgo di auto che attualmente si forma a via Lepanto, nei pressi dell’incrocio di via Anastasio Rossi, ogni volta che chiude il passaggio a livello di via Nolana. E monta la polemica anche sui costi di realizzazione del nuovo piano di viabilità. Un pullulare di diverse opinioni. C’è chi ritiene che l’intervento è l’ennesimo esempio di sperpero di denaro pubblico, chi, invece, appoggia il nuovo progetto e chi, ancora, assiste all’evolversi degli eventi nella più totale apatia. Una cosa è certa però. In un momento storico di crisi profonda come quello attuale, le istituzioni tutte sono chiamate a fare i conti con la spending review. Un utilizzo accorto del denaro pubblico sembra essere diventato un imperativo categorico per tutti gli amministratori. O almeno, così dovrebbe essere. Questo varrà anche per Pompei?  In tanti se lo augurano. Ecco perché ci si aspetta, magari, che prima di tradurre il nuovo progetto in una messa in opera concreta, si facciano tutte le valutazioni del caso. Sperimentare per tempo le modifiche al piano di viabilità, sarebbe cosa buona giusta. Eviterebbe di spendere soldi per interventi che poi, magari, andrebbero rivisti e modificati a fronte di ulteriori costi. Speriamo bene.

Marianna Di Paolo

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