Il progetto per la realizzazione del nuovo stadio a Napoli rischia definitivamente di saltare perché la zona scelta, quella del quartiere Ponticelli, ricade nella zona rossa vesuviana, ad alto rischio in caso di eruzione. È quanto trapela da Palazzo San Giacomo, dove si stanno valutando tutte le documentazioni e dove, a quanto pare, sarebbe emerso questo problema non da poco. La soluzione della ristrutturazione dello stadio San Paolo di Fuorigrotta, a questo punto, pare quella più reale, anche se restano tanti dubbi sul quartiere Ponticelli.
“Se a Ponticelli non si può fare lo stadio perché ricade nella zona rossa del Vesuvio – si chiede l’europarlamentare Enzo Rivellini – come è possibile costruire un nosocomio così grande come l’Ospedale del Mare?”.
Dello stesso avviso anche il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo alla VI Municipalità del Sole che Ride Antonio Rescigno: “Rimaniamo senza parole – dichiarano – ma non entriamo nel merito della decisione, anche se è sotto gli occhi di tutti che nello stesso quartiere e sempre nella zona rossa si sta realizzando da anni l’Ospedale del Mare. Adesso non capiamo quale sia la ragione per cui nello stesso quartiere e nella stessa zona rossa si utilizzino due persi e due misure. Chiediamo che la Magistratura intervenga con determinazione su una vicenda che mostra aspetti poco chiari ed inquietanti. Non vorremmo che fosse stata la mala politica, la burocrazia corrotta o la camorra a decidere cosa si può costruire a Ponticelli e cosa no”.