E’ morto il Capo della Polizia Antonio Manganelli, era originario di Avellino

manganelliOriginario di Avellino, 62 anni compiuti a dicembre, Manganelli era capo della polizia dal giugno 2007. Malato da tempo, il 24 febbraio scorso era stato ricoverato d’urgenza ed operato all’Ospedale San Giovanni per la rimozione di un ematoma cerebrale, conseguenza di un’emorragia.era al vertice del Dipartimento di pubblica sicurezza dal 25 giugno 2007. Come capo della Polizia aveva preso il posto di Gianni De Gennaro di cui era stato il vice. Negli anni ottanta quando prestava servizio al Nucleo Anticrimine della Polizia ha collaborato a lungo con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

La scheda: Il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, era nato ad Avellino l’8 dicembre 1950. Laureato in Giurisprudenza presso l’Universita’ degli studi di Napoli, si era specializzato in Criminologia Clinica presso la facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’universita’ di Modena. Dagli anni ’70 ha operato costantemente nel campo delle investigazioni, acquisendo particolare esperienza e preparazione tecnica nel settore dei sequestri di persona a scopo di estorsione prima ed in quello antimafia poi. Ha lavorato al fianco dei piu’ valorosi magistrati e di organi giudiziari investigativi europei ed extraeuropei, dei quali e’ diventato negli anni un solido punto di riferimento, legando il suo nome anche alla cattura di alcuni dei latitanti di maggior spicco delle organizzazioni mafiose. E’ stato docente di Tecnica di Polizia Giudiziaria presso l’Istituto Superiore di Polizia e autore di pubblicazioni scientifiche in materia di sequestri di persona e di tecnica di polizia giudiziaria, tra cui il manuale pratico delle tecniche di indagine ‘Investigare’ (Cedam), scritto con il prefetto Franco Gabrielli, all’epoca direttore del Sisde. Ha diretto il Servizio Centrale di Protezione dei collaboratori di giustizia ed e’ stato questore di Palermo e di Napoli. Nel 2000 e’ stato nominato dal Consiglio dei Ministri prefetto di 1° classe, con l’incarico di direttore centrale della Polizia Criminale e vice direttore generale della Pubblica Sicurezza. Dal 3 dicembre 2001 e’ stato vice direttore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie. Il 25 giugno 2007 il Consiglio dei ministri lo aveva nominato Capo della Polizia.

Il ministro della Difesa Di Paola: “La scomparsa del Prefetto Antonio Manganelli rappresenta una grave perdita per le Istituzioni. La sua prestigiosa carriera ha lasciato un segno profondo nella storia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed un ricordo indelebile in tutti noi, quale dirigente di altissimo spessore al servizio della Nazione”. E’ quanto scrive il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, in un telegramma inviato al ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri. “I numerosi incarichi ricoperti, tra cui spicca quello di Capo della Polizia di Stato – prosegue Di Paola – testimoniano il suo incondizionato attaccamento al servizio e l’assoluta fedelta’ alla Repubblica. A nome delle Forze Armate e mio personale, desidero esprimere, in questa tristissima circostanza, i sentimenti di profondo cordoglio e di vicinanza”.

 Rita Borsellino “Mi unisco al dolore della famiglia per la scomparsa di Antonio Manganelli, a cui mi legava un’affettuosa amicizia. Rimarrà indelebile nei miei ricordi e nella storia di questo Paese il suo spirito di servizio e di devozione verso lo Stato e il contributo che ha dato alla lotta alla mafia”. Lo ha detto Rita Borsellino, europarlamentare, commentando la notizia della morte del capo della Polizia Antonio Manganelli.

Fratelli d’Italia “La scomparsa di Antonio Manganelli, capo della Polizia Italiana e uomo dello Stato e delle istituzioni, ci colpisce e ci addolora per la stima da sempre nutrita nei suoi confronti. Fratelli d`Italia esprime il suo più sincero cordoglio alla famiglia e ai colleghi che fino all`ultimo gli sono stati vicino”. E` quanto dichiara in una nota il movimento Fratelli d`Italia.

Berlusconi ”A nome mio personale e del Popolo della Liberta’, esprimo cordoglio per l’immatura scomparsa del Capo della Polizia, Antonio Manganelli. Con lui l’Italia perde un servitore dello Stato di grande valore. Con il suo innato equilibrio e con la sua azione sempre efficace, Manganelli ha assicurato al corpo della Polizia di Stato una guida intelligente e ha garantito al governo del Paese una difesa costante della sicurezza dei cittadini”. Cosi’ il presidene del Pdl, Silvio Berlusconi in una dichiarazione.

Cirielli «Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del capo della Polizia di Stato, Antonio Manganelli». Lo dichiara Edmondo Cirielli, deputato di “Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale”. «Perdiamo un servitore dello Stato, un rappresentante delle Istituzioni e un uomo di grande valore. Alla sua famiglia e alla Polizia di Stato desidero rivolgere la mia più sentita vicinanza».

Nappi “Apprendo con grande dolore la notizia della morte del capo della Polizia, Antonio Manganelli. Un insigne conterraneo, un grande servitore dello Stato che ha messo la sua vita al servizio delle istituzioni, dedicando buona parte della sua esistenza alla difesa dei cittadini. Con il suo lavoro e con la dedizione che lo ha sempre contraddistinto, ha dato lustro alla nostra provincia. Esprimo ai familiari i sensi del mio più sincero e sentito cordoglio.” Lo afferma Sergio Nappi, Consigliere regionale del Gruppo federato Caldoro.

Luigi Merolla. Profondo cordoglio e sentita commozione esprime anche il Questore di Napoli Luigi Merolla alla notizia della scomparsa del Capo della Polizia Prefetto Antonio Manganelli. I dipendenti della Questura partenopea porteranno vivo nel loro cuore il ricordo di un uomo che si è sempre contraddistinto per straordinarie doti umane, correttezza morale, integrità professionale, mai disgiunte da una innata signorilità. Il suo esempio di Rappresentate dello Stato, vicino alla gente e tra la gente, rimarrà l’eredità più importante per tutti i poliziotti napoletani, soprattutto per coloro che tra il 1999 ed il 2000 ebbero la fortuna di avere Antonio Manganelli come Questore di Napoli, città, dove aveva studiato e dove tornava con l’entusiasmo ed il sorriso che hanno sempre caratterizzato la sua vita.

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