SCAFATI – E’ Demis Cavina il nuovo allenatore della Givova Scafati. La sconfitta interna contro Pistoia è stata fatale a Maurizio Bartocci. La squadra, nella classifica di Legadue del 2013, era ultima, con sole due vittorie all’attivo (Trieste e Veroli). Di questo passo, si rischiava di uscire fuori a breve dalla zona play-off e così il sodalizio di Via Della Gloria ha deciso di correre ai ripari ed esonerare il tecnico che, a sua volta, era subentrato a stagione in corso a Gennaro Di Carlo.
Cavina, nonostante la sua giovane età (39 anni), gode di ottima esperienza. A soli 23 anni (stagione 1997/1998) esordiva come capo allenatore in serie B2 a Castel San Pietro, per poi spostarsi a CastelMaggiore (sempre in B2), dove, con due promozioni di fila, arriva fino alla Legadue. Di qui innanzi restava sempre tra i professionisti, ma da un anno e mezzo è lontano dalla panchina (stagione 2010/2011 a Veroli).
Il nuovo tecnico gialloblù stato presentato dai vertici societari del club nella sala stampa del PalaMangano. Dopo i ringraziamenti del direttore sportivo Gino Guastaferro all’esonerato coach Maurizio Bartocci per il lavoro svolto in questi mesi e le parole di garanzia del patron del marchio Givova, Giovanni Acanfora, è stato l’azionista di maggioranza Aniello Longobardi ad illustrare le ragioni di questa scelta. «La squadra non stava più giocando bene, rendeva poco (ultimi nel 2013) e rischiavamo di allontanarci troppo dalle posizioni che contano della Legadue. Abbiamo un buon potenziale – ha detto – ma ci sono evidenti problemi: mancano gerarchie e gli atleti, tra di loro, non si rispettano e giocano a briglie sciolte. Non è vero che ci manca un play, perché abbiamo Mays che può svolgere questo ruolo in maniera egregia, considerando che i veri playmaker vecchio stampo ormai non esistono più. Bisognava dare una scossa immediata per non perdere troppo terreno in classifica: ci servono ancora quattro vittorie, perché con 30 punti dovremmo raggiungere i play-off. A Cavina il compito di dare una identità tecnica, ma soprattutto caratteriale alla squadra, che in campo deve dare il massimo e sfoderare gli attributi. Non abbiamo bisogno di modificare una squadra che è già competitiva per raggiungere almeno la semifinale play-off – ha concluso il patron – ma ognuno deve responsabilizzarsi».
Idee chiare e forti motivazioni hanno portato Demis Cavina sulle sponde del fiume Sarno. «Ringrazio la società per l’opportunità che mi è stata concessa. Le ambizioni di Scafati in Legadue – ha esclamato – collimano perfettamente con le mie. Dobbiamo centrare i play-off e per riuscirci voglio far esprimere al meglio questo gruppo, che deve ritrovarsi soprattutto dal punto di vista umano. Ognuno deve capire quelle che sono le proprie possibilità e il contributo che deve dare alla squadra. Del roster ho allenato solo Bushati, ma conosco gli altri perché me li sono trovati contro da avversari. Parlerò con ogni singolo atleta, per capire quello che potrà dare alla causa – ha chiosato il nuovo allenatore – ed individuare chi, tra essi, potrà fungere tecnicamente da leader».
Antonio Pollioso