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Gragnano, Dimensione Civica: Avvisi di pagamento Publiservizi poco chiari e prescritti

gragnanoNuova ondata di bollette pazze a Gragnano. Negli ultimi giorni, molti cittadini gragnanesi si sono visti recapitare dalla Publiservizi delle intimazioni di pagamento generiche, con le quali la società di recupero crediti chiede di versare somme di denaro entro e non oltre 5 giorni dalla ricezione dell’avviso, senza specificare nulla. In molti si sono rivolti all’associazione di tutela del cittadino, Dimensione Civica, che ha sottoposto queste bollette al proprio ufficio legale.

“Visionando alcune intimazioni di pagamento – afferma Terenzio Morgone, coordinatore dell’associazione Dimensione Civica – si è riscontrata addirittura la prescrizione, con richieste di pagamento di bollette risalenti in alcuni casi anche agli anni ’90. Inoltre, questi avvisi non spiegano la natura di tale pretesa, creando pertanto un grande clima di confusione nei cittadini i quali già sono tartassati da varie imposte e che pertanto si ritrovano ad essere gravati di ulteriori spese, che vanno ad incidere sui bilanci familiari già in difficoltà. Noi come associazione faremo subito opposizione alle intimazioni di pagamento inviate dalla Publiservizi in quanto le reputiamo poco chiare, ingiuste e, soprattutto, in alcuni casi si tratta addirittura di somme prescritte”.

A quanto pare, queste bollette hanno provocato problemi anche ai dipendenti della società di recupero crediti perché le motivazioni non appaiono molto chiare e i cittadini si sono riversati in massa negli uffici a chiedere spiegazioni. “Alcuni dipendenti della Publiservizi – racconta Morgone – si sono sentiti sotto pressione nel dare spiegazioni ai tanti cittadini accorsi negli uffici a chiedere la natura di questi avvisi di pagamento, incomprensibili ai più. Se Publiservizi avesse specificato meglio per quale motivo vanta tali richieste di pagamento, i cittadini non si sarebbero recati agli sportelli e i dipendenti non si sarebbero visti costretti a lavorare anche ben oltre l’orario di lavoro”.

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