Continua Grillo: “Dopo che Tammaro ha lasciato l’incarico, avevamo proposto la creazione di un gruppo unico, anche rinunciando alla nostra identità sotto un solo simbolo. Ma non siamo riusciti a trovare punti di incontro, anzi ci siamo persino dovuti difendere da comunicati stampa fuori luogo di quelli che, presumibilmente, dovevano essere nostri collaboratori”.
Anche in materia di presunte Primarie, Salvatore Grillo ci informa riguardo discussioni con la segreteria provinciale in cui fu constatata l’assenza di una minima condivisione di idee e dunque l’impossibilità di arrivare ad accordi comuni. D’altra parte a venti giorni della data fissata per la presentazione delle liste, non c’è nessun probabile nome, nessuna presunta campagna elettorale che parli di altri candidati delle forze di sinistra. “Non volevamo imporre un candidato sindaco, ma come maggior partito del centrosinistra eravamo obbligati a indicare una possibile strada e mostrare che il Pd è in grado di esprimersi all’unanimità” chiarisce ancora l’ex consigliere.
Sicuri di sé i democratici sono aperti ad ogni possibile intesa senza rinunciare però al loro progetto di rinnovamento che porteranno avanti con l’idea di un programma condiviso con tutta la cittadinanza: “Siamo disposti ad accogliere le buone proposte di chiunque voglia collaborare. Dopotutto c’è bisogno di andare al di là dei soliti schemi e dell’ appartenenza ad un partito perché le buone idee camminino sulle gambe dei buoni uomini”.
Per questo venerdì scorso presso il centro sociale Edil Futura, il candidato sindaco Salvatore Grillo si è presentato ad iscritti, simpatizzanti, elettori, forze sociali imprenditoriali e professionali, alle associazioni e a tutti i cittadini, la bozza di programma del Pd basata su due concetti fondamentali: la Famiglia e il senso di Appartenenza. “Riteniamo che la Famiglia ha aggiunto Grillo – sia il valore principale verso quale devono essere indirizzate le azioni politiche. La famiglia contiene in sé tutte le problematiche del territorio e di intervento come il bilancio, le tasse, le rette, la mensa scolastica, i problemi di disabilità, la disoccupazione, gli anziani, i trasporti…”
Il programma è molto ricco e si condensa in quattro o cinque punti che tengono in considerazione le politiche giovanili, in materia di lavoro; l’assistenza ad anziani e disabili; la riattivazione di zone periferiche che sembrano essere mondi a parte rispetto al centro attraverso un sistema di mobilità interno e l’istituzione di zone wi-fi; l’elaborazione di un nuovo piano urbanistico. Nel programma del Pd compare, inoltre, anche la scuola, come veicolo per sponsorizzare la raccolta differenziata, la risposta all’inquinamento acustico e ambientale, la riduzione dei consumi e la sensibilizzazione all’utilizzo di energie alternative.
“Il fine di ogni azione politica che metteremo in campo è rendere la città più vivibile e accessibile, trasformare il paese da dormitorio a città che vive. Questo è possibile solo attraverso la collaborazione attiva dei cittadini e lo sviluppo del senso di appartenenza al territorio. Mostrare ai giovani la possibilità di fare una politica sana è uno degli aspetti più importanti e noi lo faremo portando, per esempio, il consiglio comunale o una seduta di giunta all’interno delle scuole per stimolarli ad interessarsi alla politica del loro paese”. Come sottolinea il neocandidato è necessario invogliare i cittadini ad un fattivo impegno politico e per questo venerdì, l’invito è aperto a tutti per discutere e perfezionare, integrare le idee già presenti con quelle nuove dei cittadini, con coloro che effettivamente vivono all’interno della realtà cercolese ed uscire insieme dallo stato di isola al di fuori dal mondo che costringe molti a trovare i propri spazi al di fuori del paese.
Martina Scognamiglio