Cercola, l’ex sindaco Pasquale Tammaro torna all’attacco

TammaroIn relazione alla sentenza della procura della corte dei conti emessa in seguito ad una denuncia effettuata nell’aprile del 2010 proprio dall’attuale candidato sindaco del Pd, Grillo Salvatore, l’ex sindaco Pasquale Tammaro ha voluto precisare alcuni punti ed ha annunciato che propottà l’appello alla condanna ricevuta. Al momento Tammaro è stato condannato a risarcire l’ente comunale per 7.320,44, somma alla quale si giunge seguendo fino in fondo il ragionamento dei giudici che hanno dovuto discutere sia della nomina del direttore Generale (per cui l’amministrazione è stata prosciolta), sia per la nomina di un nuovo responsabile di ragioneria e che ha portato alla condanna.
Con un documento, che riportiamo integralmente sul nostro sito e indirizzato ai cittadini cercolesi l’ex primo cittadino dice che “La nomina del dott. Barone è stata una nomina obbligata atteso il contesto in cui è avvenuta. Infatti la responsabile di ragioneria non ottemperava alle direttive impartite nel decreto sindacale n.1 del 31/10/2009 di nomina del Direttore Generale che al punto 7 indicava come reperire la copertura finanziaria per la nomina stessa, dando incarico all’ufficio ragioneria di annotare l’impegno scaturente dalla stessa volontà politica per i successivi bilanci pluriennali.
Il dott. Barone Saverio, si legge sempre nel documento, sarebbe stato scelto non perché politicamente vicino, anzi in passato ha ricoperto ruoli di rilievo nel centrosinistra anastasiano, ma perché professionista di fiducia della prefettura di Napoli e soprattutto per il “particolare” contesto che si era venuto a creare sul comune stesso. Contesto “particolare” riconosciuto dalla stessa procura (per cui l’ammenda è stata ridotta al 50% ) e che è stato descritto nelle controdeduzioni del dott. Barone per la nomina del direttore generale. Contesto “particolare” sottolineato da Tammaro anche in base ad alcune altre situazioni relative ad incarichi legali, contenziosi e premi assicurativi.

Di seguito la missiva di Pasquale Tammaro:

 ALLA CITTADINANZA     

In relazione alla sentenza della procura della corte dei conti emessa in seguito ad una denuncia effettuata nell’Aprile del 2010 dal sig. Grillo Salvatore  sia per la nomina del direttore Generale( per cui siamo stati prosciolti) sia per la nomina di un nuovo responsabile di ragioneria per la quale sono stato condannato e per  cui proporrò  appello, il sottoscritto tiene a  precisare  quanto segue:

La nomina del dott. Barone è stata una nomina obbligata   atteso il contesto  in cui è avvenuta.  Infatti  la responsabile di ragioneria non ottemperava alle direttive impartite nel decreto sindacale n.1 del 31/10/2009 di nomina del Direttore Generale che  al punto  7  indicava come reperire la copertura finanziaria per la nomina stessa e precisamente:” 7. Di inviare il presente decreto al Responsabile del Servizio Finanziario per la registrazione dell’impegno di spesa per l’anno 2009, pari ad euro 21000( comprensivo di oneri riflessi a carico dell’Ente) e per gli anni successivi all’intervento 1.01.01.01, che presenta la necessaria disponibilità, del bilancio di previsione pluriennale 2009-2011, annualità 2010 e 2011, dando incarico all’ufficio ragioneria di annotare l’impegno scaturente dal presente atto per i successivi bilanci pluriennali;”

Il dott. Barone Saverio è stato dal sottoscritto prescelto non perché politicamente vicino, anzi in passato ha ricoperto ruoli di rilievo  nel centrosinistra anastasiano, ma perché professionista di fiducia della prefettura di Napoli  e soprattutto per il “particolare” contesto che si era venuto a creare sul comune stesso.

1)      Contesto “particolare” riconosciuto dalla stessa procura (per cui l’ammenda è stata ridotta al 50% ) e che  è stato descritto nelle controdeduzioni del dott. Barone per la nomina del direttore generale che a pag. 3 testualmente recita :”La signora Nardiello era impegnata da mesi  insieme al vice segretario dott. Grillo Rosario, in una intensa attività politica di contrasto all’attuale compagine amministrativa eletta da circa un anno dopo lunghi decenni di opposizione. Infatti lo stesso Grillo  risulta fratello di un consigliere comunale di opposizione.  L’ufficio ragioneria, quando mi sono insediato, risultava ormai chiuso da settimane, con la signora Nardiello assente per malattia. Non venivano assicurate le funzioni minime dell’ufficio (impegni e liquidazioni), mentre le comunicazioni di entrate giacevano ancora chiuse nelle loro buste accatastate in una scatola di cartone. Nei giorni che precedettero il mio incarico, il Sindaco mi chiese di aiutarlo nell’azione amministrativa di mandato, era ormai un anno dalle elezioni, ma ogni volta che proponeva agli uffici amministrativi atti o deliberazioni da adottare, Nardiello e Grillo facevano a gara per bloccarle. Solo con la venuta del direttore generale, avutasi qualche mese prima, si era cominciato a contrastare questo modo di operare dei due dipendenti comunali. Contrastare il rinnovo dell’incarico al direttore generale, significava ritornare nella posizione dominate avutasi fino ad allora. Non avrei giammai barattato la mia professionalità, per una attestazione contabile che mi avrebbe portato di li a poco, così come è stato, ad uno stipendio di circa 800,00 euro al mese.

2)      Contesto “particolare” avvalorato  anche dalla sentenza  da parte della Procura di Nola effettuata nel 2009  che condannava  il comune di Cercola al risarcimento di 10.000 euro( riconosciuto quale debito fuori bilancio con delibera di C.C. 06/2010) in favore della  moglie di un fornitore abituale del comune stesso ed in cui l’avvocato di parte avversa era la moglie del vice segretario, fratello del sig Grillo Salvatore

3)      Contesto “particolare” suffragato   dalla determina n.182 del 20 Marzo 2007 redatta  e firmata dalla responsabile di ragioneria( nonostante la stessa  fosse di competenza del I settore  di cui era responsabile il vice segretario)  e riguardante la nomina del legale dell’ente  (avv. Meandro) a causa   della richiesta di un nuovo risarcimento danni di 10000 euro, ed in cui ancora una volta l’avvocato di parte avversa era la moglie del vice segretario e tra i testimoni a favore della parte lesa figurava  anche il sig, Grillo Salvatore ed il cognato. Per tale contenzioso il sottoscritto inviava una nota alla Procura della repubblica e al sig. Prefetto.

4)      Contesto “particolare” per il pagamento di circa 127.000 euro di franchigia oltre il premio assicurativo annuo  di 90.000 euro che il comune aveva dovuto versare per gli anni 2008/2009 all’assicurazione Aurora. Per tale motivo il direttore generale  provvedeva ad annullare una nuova gara per responsabilità civile con un premio assicurativo annuo di 120.000 euro: bando di gara attivato dal vice segretario, responsabile del settore legale nonché fratello del sig. Grillo Salvatore. Ad oggi continuano ad arrivare richieste di ulteriori franchigie e per la precisione sono stati liquidati con determina n. 669/2010 euro 80.920, con determina n. 954/11 ed altre euro 63.680,00 ed un ultima richiesta del 13/06/2012 di euro 50.452,00 per un totale di euro 195.052,00. E certamente altre richieste dovranno ancora pervenire perché sono ancora in itinere vertenze relative agli anni di copertura assicurativa.

Come si può osservare  ad oggi il totale di spesa per la sola copertura assicurativa ammonta alla modica cifra di 592.000 euro che la mia amministrazione ha dovuto sostenere e non certo per scelta politica.

Tanto era dovuto da parte del sottoscritto  al fine di rendere i cittadini Cercolesi  edotti di tutti gli atti inerenti la questione e per cui il denunciante sig. Grillo ha dichiarato di sentirsi orgoglioso.

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