“Per una persona residente nel territorio dell’Asl Napoli 3 Sud, non deambulante, invalida e colpita da una forte sordità, è praticamente impossibile poter usufruire delle agevolazioni per il pagamento degli apparecchi acustici poiché nessun medico può recarsi in visita domiciliare per effettuare un esame audiometrico”. È quanto denuncia l’avvocato Rosanna D’Avino, legale dell’associazione Dimensione Civica, in merito alle protesi elettroniche distribuite anche da Amplifon.
In pratica, l’azienda comunica il prezzo (circa 3200 euro), concede trenta giorni di utilizzo gratuito e dà la possibilità al nuovo cliente di poter usufruire – in base al reddito e alla reale utilità dell’apparecchio – di un’agevolazione, da parte dell’Asl competente, di circa 1600 euro, praticamente il 50% del costo totale. Tale agevolazione, però, è legata alla compilazione (entro trenta giorni) di un certificato medico rilasciato dall’Asl competente dopo un’accurata visita audiometrica che attesti la sordità del richiedente.
“A questo punto subentrano i problemi – spiega l’avvocato D’Avino – poiché nel territorio dell’Asl Napoli 3 Sud l’unico Otorino che può effettuare una visita audiometrica si trova a Sant’Agnello. In pratica, per ipoudenti che non risiedono in Penisola Sorrentina e non possono essere accompagnati, questo è già un disagio molto forte. Bisogna considerare, poi, che la maggior parte dei casi riscontrati nell’area stabiese riguardano pensionati, con reddito minimo, quasi sordi e che quindi dovrebbero “naturalmente” ricevere questa agevolazione. E invece, per i ritardi nelle liste d’attesa e per la difficoltà di raggiungere il luogo della visita medica – aggiunge Rosanna D’Avino – molti anziani si trovano ad avere una vera e propria mazzata da 1600 euro che, di questi tempi, non è roba da poco”.
Arriviamo anche ad un caso specifico, quello della signora Anna, ultraottantenne, invalida per ipoacusia, non deambulante e residente a Gragnano. L’anziana donna non può spostarsi da casa perché cammina con molta difficoltà ed ha una pensione d’invalidità per sordità. Dopo aver scelto di utilizzare gli apparecchi acustici, l’anziana gragnanese si è trovata di fronte all’impossibilità di poter usufruire dell’agevolazione economica che le spetterebbe a norma di legge. “Nessuno può recarsi ad effettuare la visita domiciliare a casa della nostra cliente – spiega Rosanna D’Avino – poiché l’Asl dice di non possedere un macchinario facilmente trasportabile per effettuare la visita audiometrica. È vergognoso. Non è possibile che ad una persona riconosciuta invalida per ipoacusia da un’azienda sanitaria locale, la stessa Asl non conceda le agevolazioni che le spettano per il medesimo motivo, siamo all’assurdo. Inoltre – aggiunge l’avvocato – in una settimana, i distretti 58 e 59 si sono accusati a vicenda sulla competenza, così come l’Asl ha rimandato la sua cliente alla Regione e ai pesanti tagli alla Sanità”.
Infine, l’avvocato Rosanna D’Avino, che ha raccolto già diversi casi tra Castellammare di Stabia e Gragnano per una “class action” contro l’Asl, lancia una stoccata all’Amplifon: “Nella pubblicità televisiva di Lino Banfi, si vede la felicità di un cittadino che riesce facilmente a risolvere i suoi problemi di salute. Ma è evidente che lo spot pubblicitario non potrà mai essere girato da un attore residente nell’area dell’Asl Napoli 3 Sud”.