Nuova guida tecnica, stesse vecchie abitudini. Purtroppo negative. In genere, il cambio di allenatore serve a scuotere la squadra, a darle una marcia in più e a riportarla immediatamente al successo. Non è quanto accaduto però alla Givova Scafati. La sconfitta interna contro la capolista Giorgio Tesi Group Pistoia aveva indotto il sodalizio gialloblù a cambiare allenatore per la seconda volta stagionale, esonerando Maurizio Bartocci ed affidando la panchina a Demis Cavina. L’esordio del nuovo tecnico non ha prodotto i frutti sperati. Al PalaTriccoli, i padroni di casa della Fileni BPA Jesi si sono imposti di misura 73-72 nell’ultimo match del campionato di Legadue, valevole per l’ottava giornata del girone di ritorno.
Contro l’esperienza di Hoover e Maggioli, la compagine scafatese ha issato bandiera bianca, al termine di una sfida molto equilibrata, ma nella quale sono venuti fuori tutti i limiti di un organico costruito male, nel quale ognuno gioca per se stesso, per il proprio tabellino e non per il bene della squadra. A confermare questa situazione sono stati i musi duri a fine partita, soprattutto nei confronti di Tavernari, autore dell’ultimo tiro. In primis, il capitano Ghiacci, che si era liberato per l’ultimo possesso. In secondo luogo, il lungo Slay che non le ha mandate a dire al suo compagno di squadra, scrivendogli parole poco tenere sul proprio profilo Twitter. Insomma, di fronte ad uno spogliatoio così spaccato, il lavoro del nuovo allenatore diventa prima psicologico e poi tecnico. E non si escludono, se fosse necessario, qualche movimento in uscita, ovvero qualche taglio eccellente. Sulla graticola non c’è solo l’atleta di origini brasiliane, ma anche lo stesso Slay, che sta notevolmente deludendo le aspettative societarie, con prestazioni ben al di sotto dei suoi standard. «In questa squadra sono in troppi a parlare – ha dichiarato il patron gialloblù Nello Longobardi – mentre ognuno dovrebbe solo guardare ai propri errori. A coach Cavina il compito di trovare le soluzioni a questi problemi interni».
Le parole del presidente gialloblù Alessandro Rossano dopo la sconfitta di Jesi hanno riaperto alla possibilità di ingaggiare qualche nuovo atleta. La squadra, infatti, è ora ai margini della zona play-off e rischia di uscirne fuori. «A Jesi – ha detto il massimo dirigente – si poteva vincere. Ora dovrò sentirmi con Longobardi e decidere il da farsi». L’azionista di maggioranza ha però escluso immediate modifiche al roster: «Non possiamo spendere altri soldi, resteremo così come siamo».
Scelta saggia, almeno per il momento. La squadra, infatti, scenderà nuovamente in campo giovedì sera al PalaMangano, contro una diretta concorrente per i play-off, quella Biancoblù Bologna che all’andata è stata superata in casa da uno Scafati lanciatissimo verso la vetta momentanea. Gli emiliani verranno in terra campana per riscattare lo scivolone dell’andata e cercare punti utili in chiave play-off. E poi a coach Cavina bisogna dare il tempo di conoscere bene i propri uomini e provare a catechizzarli.
Antonio Pollioso