Lunedì in Albis sta arrivando e l’Associazione della Madonna dell’Arco di Mariglianella si prepara al tradizionale pellegrinaggio al Santuario della Madonna dell’Arco, nel giorno di Pasquetta, con l’omnicomprensiva e compatta squadra dei biancovestiti fujenti in ricordo del Miracolo del Lunedì di Pasqua del 1450 della Beata Vergine Maria offesa con un gesto blasfemo da giocatore di palla a maglio. Da Mariglianella sono circa settanta anni, su iniziativa fondativa di Domenico Guarino, Vincenzo Riccio e Raffaele Caliendo, che si partecipa unitariamente al rito dei fujenti alimentante il flusso dei fedeli composto dai vari gruppi che dai paesi e dalle frazioni va, in questo giorno, verso la fonte della potente religiosità popolare in devozione della Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia.
L’organigramma locale comprende il presidente Carlo Capasso, il segretario Vincenzo Esposito ed i consiglieri, Salvatore Bellicose, Luigi Di Crescienzo, Giuseppe De Rosa, Davide Martone, Armando Patierno, Antonio Bellopede, Salvatore Toscano, Antonio Caliendo e Giuseppe De Rosa il quale, per Mariglianella, vanta il record delle partecipazioni. Quest’ultimo è nato a Mariglianella il 28 luglio del 1949 e non ancora compiva il suo primo compleanno che nel Lunedì d’Albis del 1950 ballonzolava in braccio allo zio Francesco fujente in corsa per la Madonna dell’Arco e da quell’anno non ha mai smesso. Quest’anno Giuseppe, di professione stuccatore, padre di 4 figli e nonno di 9 nipoti, compie il suo 63esimo pellegrinaggio come “Vattiente e’ Mariglianella”, insieme ad altri circa 260 iscritti di cui una trentina le donne ed altrettanti bambini.
Viene un colpo di emozione che stringe il cuore nel vedere i fedeli mariglianellesi nell’unica scia orante che di prima mattina, dopo lo sciamare per le vie cittadine abbellite con i colori bianco e giallo della Chiesa e con il tricolore nazionale, risalgono il centro storico di Mariglianella, via Materdomini e poi imboccano l’antica Nazionale delle Puglie, in direzione Pomigliano d’Arco per giungere infine a Sant’Anastasia. Alla sacra meta, stanchi e felici, conservano intatti spiritualità, compattezza, ordine e serietà muovono verso il premio finale, colto al cospetto della Madonna dell’Arco, per voto fatto o per grazia ricevuta o semplicemente per chiedere forza e salute sufficienti a poter ritornare l’anno dopo.
Don Ginetto De Simone, il quale nei giorni scorsi si è recato presso la sede della sezione in Via Materdomini portando l’invito «a rivolgersi con sincera fede alla Madonna dell’Arco la quale conduce sempre al Figlio, Gesù Cristo, in ascolto generoso delle nostre preghiere e di cui riviviamo i santi giorni di Passione, Morte e Resurrezione», ha impartito la benedizione alla sacra immagine della Madonna dell’Arco che guiderà il pellegrinaggio in una finemente riprodotta edicola classicheggiante a forma di tempietto. «Per quanto riguarda questi manufatti religiosi -ha ricordato il sociologo Antonio Castaldo- Mariglianella ha lasciato il segno in particolari forme espressive di arte sacra degli anni ’60 dello scorso secolo che sbalordivano l’occhio dei fedeli assiepati ai lati del lungo percorso penitenziale fino al Santuario della Madonna dell’Arco dove sono oggi ancora conservate. Si tratta di mosaici naif composti con le monetine di diverse dimensioni, livelli cromatici e valori delle 10 e 20 lire. Le mani ispirate dei fujenti, Raffaele Caliendo e Antonio Guarino riempivano i giganteschi pannelli riproducenti i luoghi e la storia del miracolo della Beata Vergine Maria del 1450. Visitando la mostra permanente dei migliaia ex voto esposti nella parte museale del santuario, alzando gli occhi in uno dei corridoi laterali del retro del Santuario, si potrà rinnovare la memoria storica e religiosa e l’emozione dello sguardo su una testimonianza di fede semplice e potente». Quest’anno la fiumana biancovestita dei Fujenti di Mariglianella fa un omaggio al neoeletto Papa Francesco, con lo striscione di apertura processionale recante questo pensiero: «Signore ci hai donato un grande Pastore fa che guidi il suo Gregge verso la Fede».
L’appuntamento dunque è alle ore 6.00 di lunedì 1° aprile presso la sede di Via Materdomini n.78 per procedere verso Piazza Vittorio Veneto dove è posta l’edicola della Madonna dell’Arco, istallata nel 1992, e dove verrà celebrata da Don Ginetto De Simone, parroco della Chiesa San Giovanni Evangelista, la Messa di Ringraziamento e poi tutti ad involarsi verso il Santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia lanciando il saluto dell’arrivederci nel transito presso la Madonna della Sanità con le Suore Domenicane. Questa è la Comunità di Mariglianella che sa conciliare fede e modernità senza perdere il riferimento alle sane, antiche e sagge radici culturali e religiose nel segno del cristianesimo.
Antonio Castaldo