Amministrazione prefettizia e vertici dell’azienda partecipata al lavoro: ci sono gli spiragli per la riapertura dello stabilimento di Terme di Stabia. In queste ore, infatti, si sta aspettando lo sblocco, da parte dell’Asl Na3 Sud (cliente pubblico della società termale), dei crediti residui maturati nel 2012, quindi per prestazioni già effettuate. La volontà di dare inizio alla stagione termale 2013 è stata confermata nelle scorse ore dal sub-commissario presso il Comune di Castellammare Biagio del Prete: «Siamo in attesa del pagamento nei confronti di Terme da parte dell’Azienda Sanitaria, come da accordi maturati nel corso della cabina di regia regionale sul lavoro tenutasi venerdì scorso». Martedì scorso le organizzazioni sindacali avevano esposto ai lavoratori quanto emerso in Regione, compresa la volontà del Comune di procedere al «concordato continuativo», da molti considerato come l’anticamera del fallimento. Altra tematica affrontata dai sindacati è stata proprio quella relativa alla riapertura del complesso del Solaro nel maggio prossimo, al termine del periodo di cassa integrazione: «Per restare vivi dobbiamo produrre e per produrre dobbiamo riaprire». Tornando ai fondi in arrivo dall’Asl, questi ammonterebbero a circa 200mila euro relativi ai mesi di settembre e ottobre 2012. «Siamo fiduciosi su questo fronte – ha spiegato il viceprefetto del Prete – il pagamento ci consentirebbe di riaprire per la stagione termale 2013». Ciò significa che i fondi basterebbero per effettuare la manutenzione presso lo stabilimento e risolvere le questioni relative a luce, acqua e linea telefonica dopo un black-out totale durato circa tre mesi. Una vera e propria boccata d’ossigeno, insomma, per i 200 lavoratori del ccomplesso: a seguire da vicino gli sviluppi della trattativa c’è l’amministratore unico di Terme di Stabia Francescopaolo Ventriglia. Quest’ultimo, però, deve affrontare anche la questione relativa al rinnovo delle convenzioni. Secondo le ultime indiscrezioni, il manager starebbe dialogando con l’Asl per fare in modo che l’Azienda Sanitaria rinnovi la fiducia a Terme senza tenere in considerazione la crisi «strutturale» degli ultimi due anni. Resta, intanto, l’ipotesi avanzata dai dipendenti in assemblea due giorni fa di candidare un rappresentante della realtà aziendale alle prossime elezioni di maggio.
