E’ stato messo a dimora ieri un nuovo “platanus orientalis” al posto del secolare frasso, abbattuto a febbraio dello scorso anno poiché ritenuto staticamente ad alto rischio di schianto o caduta. Il nuovo albero, di otto metri circa di altezza e quattro di circonferenza, è stato trovato in Toscana dalla ditta vivai vesuviani alla quale sono stati commissionati i lavori. La sua età si aggira intorno ai cento anni e risulta essere quindi di almeno cento anni più giovane del precedente. “E’ stata una scelta condivisa con le associazioni e con la popolazione – dice l’assessore al verde pubblico Angelo Tufano – fin da primo giorno dell’insediamento di questa amministrazione abbiamo lavorato affinchè Saviano potesse ritrovare il simbolo delle sue radici”.
I secolare frasso sito alla confluenza tra Via Roma e Corso Italia, adiacente all’edificio scolastico Maria di Piemonte, fu abbattuto a febbraio dello scorso anno a seguito di un’indagine tecnica sullo stato fitosanitario e statico che “verificò e quantificò l’entità dei danni causati da fattori biotici, mediante la classificazione FRC (Failure Risk Classification) con attribuzione di rischio “D”, ossia pianta che dai difetti morfologici e strutturali riscontrati viene ascritta alla categoria staticamente ad alto rischio di schianto e caduta ed ogni intervento di risanamento o messa in sicurezza risulterebbe vano”. Da qui la decisione dell’allora Commissario D’orso di abbattere il platano in quanto costituiva “pericolo per la pubblica e privata incolumità”.
“La presenza di alberi monumentali rappresentano la storia stessa di un territorio e il platano quella della popolazione di Saviano, e per questo abbiamo lavorato tutti insieme affinchè il paese potesse di nuovo ritrovare il suo simbolo”, dice il Sindaco Carmine Sommese. Già dal prossimo mese di maggio il platanus germoglierà grazie anche ad una accurata azione di cura.