“La nostra Azienda – ha dichiarato il vertice del CdL – non ha affidato alcuna consulenza d’oro. La nostra gestione è stata sempre ed è tuttora improntata sul principio della trasparenza e sui criteri del risparmio e del contenimento dei costi. E’ vero che le spese legali rappresentano una voce imponente del nostro bilancio, ma è un dato inevitabile per un’Azienda costretta a costituirsi in giudizio per una serie di contenziosi, alcuni avviati dai nostri stessi dipendenti. Solo il contenzioso vinto con la Regione Campania per la rivendicazione dei cinque milioni di euro per le compensazioni di servizio maturate in passato, è durato anni ed ha inevitabilmente richiesto una costituzione in giudizio da parte di CSTP lunga ed onerosa, con la scelta di legali che avessero specifiche competenze nel settore di riferimento, la maggior parte dei quali nominati dal mio predecessore”.
“Va, inoltre, chiarito – ha aggiunto l’Avv. Mario Santocchio – che tali spese legali sono in realtà oneri professionali, non compensi per consulenze, ossia onorari dovuti per attività giudiziarie, necessarie quindi, non facoltative. Mi spiace che anche alcuni delegati sindacali non abbiamo chiarezza rispetto a tali procedure. Ai sindacati abbiamo illustrato, proprio ieri mattina, nell’ambito di un incontro, tutto il quadro delle spese comprese quelle legali e se qualcuno, come il segretario Cgil Amedeo D’Alessio, ritiene che tali spese siano esagerate richiamandosi alla necessità di sobrietà da parte dell’Azienda possiamo solo rammaricarci del fatto che evidentemente non è debitamente informato rispetto a tale questione, stante anche la sua assenza alla riunione di ieri mattina”