“E’ veramente singolare che il dr. Salvatore Brancaccio, già Sindaco, unico e vero responsabile dello scioglimento del Consiglio Comunale, si chieda ancora il perché delle nostre dimissioni ed allo stesso tempo invece rilascia pubblicamente dichiarazioni estemporanee, forse per recuperare futuri consensi – oggi ridotti al lumicino – che evidenziano il proprio livore ed il proprio risentimento per quel pugno di voti non ottenuti.
E’ ben noto che, non più tardi di quindici giorni orsono, i consiglieri comunali del PDL hanno rassegnato le dimissioni dalla carica. C’e’ stato un confronto dialettico con i nostri elettori, abbiamo parlato con i cittadini di Trecase, con i giovani, con le donne e tutti hanno condiviso ed approvato la nostra decisione.
A meno di un anno dalle elezioni comunali, era stata riscontrata una scarsa sinergia tra le parti politiche, una mancanza di unità di intenti caratterizzata da scelte non più partecipate né condivise, imperava un’ arroganza da prima repubblica nei metodi e nei comportamenti, si registrava un preoccupante squilibrio tra le forze politiche a favore del partito di minoranza, erano prepotentemente venuti alla luce trasformismi e cambi di casacca.
Per tale incresciosa situazione, ai limiti della governabilità, era stata richiesta una verifica di maggioranza, rimandata per la nota vicenda delle candidature alle ultime elezioni politiche che ha fatto precipitare, per esclusiva responsabilità del sindaco, irrimediabilmente ed immotivatamente una situazione già compromessa politicamente. Il millantato credito di voti e la forte delusione per il pessimo risultato elettorale lo hanno indotto a scagliarsi con inusitata veemenza contro il PDL, a suo dire colpevole – paradosso comico / grottesco – di non averlo votato.
In relazione a quaesta vicenda Il PDL aveva deciso di assumere, un profilo sobrio, serio, distante da polemiche e veleni. Ma alcune precisazione per amore della verità e per amore di Trecase vanno fatte.
Noi non siamo la casta. Noi siamo il popolo, i giovani, le donne, i lavoratori, gli anziani, i precari, gli studenti. Non abbiamo privilegi ed abbiamo rinunciato, quando incaricati, ad indennità di funzione ed a gettoni di presenza. La casta, giova precisarlo, è formata da chi, da oltre trent’anni, è sempre presente sulla scena politica e vuole sempre dettare ed imporre scelte per Trecase e per i Trecasesi.
Noi non siamo attaccati alla poltrona. La nostra decisione di presentare le dimissioni dimostra esattamente il contrario. Avremmo potuto, con la forza dei numeri, chiedere per la sopravvivenza della consiliatura, poltrone ed incarichi; abbiamo scelto, al contrario, per il bene di Trecase e nel rispetto degli elettori e di tutti i cittadini, di mandare a casa il Sindaco.
Noi siamo sempre stati animati da senso del dovere, ed abbiamo agito sempre con serietà e lealtà.
In questi pochi mesi , solo grazie al nostro impegno, al nostro lavoro, alla nostra caparbietà, ai nostri buoni uffici, sono state sbloccate e definite rilevanti questioni per il nostro Comune, sia sotto l’aspetto economico finanziario – finanziamenti provinciali per la sicurezza delle strade, per la riqualificazione dell’area di Via Casa Cirillo e di Via Sesto Staibano, finanziamenti per la scuola, recupero del contributo di 900.000,00 euro dal Commissario di governo per l’emergenza dei rifiuti, – sia sotto l’aspetto della programmazione e dello sviluppo e del rilancio sociale – nuovo sistema dei servizi sociali (più snello ed efficiente), riattivazione del nucleo di Protezione Civile, partecipazione alla fiera internazionale del turismo di Lugano, concertazione con la Provincia di Napoli e l’Ente Parco per lo sviluppo turistico, economico e commerciale dell’area Cifelli/Vesuvio.
Nessuno ostacolo potrà essere frapposto alla nostra azione politica. Proseguiremo per la nostra strada, continueremo sempre a lavorare e ad impegnarci sul territorio, vicini ai nostri cittadini e con i nostri cittadini, per lo sviluppo, la crescita ed il benessere di Trecase.
Non ritorneremo più su questa amara vicenda e ci terremo lontani da critiche e veleni. Chi ha interesse a polemizzare per carpire qualche voto, lo faccia: è nel suo diritto. Il PDL continuerà a lavorare a scelte importanti per Trecase e lo farà, come sempre, confrontandosi con la città e senza mai scadere in toni che non appartengono alla sua tradizione culturale, democratica e liberale”.
Cirillo Vincenzo
De luca Raffaele
il Coordinamento cittadino
Napodano Salvatore