La chiesa di S. Maria dell’Arco riapre i battenti, dopo trentatre anni, per essere restituita al culto dei fedeli. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo. Alla contrada di Civita Giuliana, una delle zone più antiche della campagna pompeiana, a ridosso del famoso sito archeologico, sarà riconsegnata la cappella gentilizia completamente restaurata. Il progetto di riqualificazione partirà grazie ad un patto di collaborazione fra il Comune di Pompei ed il Pontificio Santuario. E’ stato siglato, infatti, un protocollo d’intesa fra il sindaco, Claudio D’Alessio, e il vescovo, monsignor Tommaso Caputo. L’obiettivo, condiviso fra le parti, mira a ridare nuova linfa al culto dei fedeli di Civita Giuliana, per troppo tempo privati della loro storica chiesa. Monsignor Caputo, in qualità di Arcivescovo e Delegato Pontificio, ha concesso, al Comune di Pompei, la storica cappella in comodato d’uso gratutito per un periodo di 20 anni. La decisione è stata presa valutando la perfetta compatibilità fra la destinazione d’uso dell’edificio religioso e l’idea di rilancio della intera zona. La chiesa della Giuliana ritornerà ad essere inserita, a pieno titolo, nell’attività pastorale del Santuario. L’intervento non si limita, però, alla sola ristrutturazione della cappella. Esso s’inserisce nel quadro del progetto, a più ampio respiro, “Civita Giuliana di Pompei fra Fede, Storia e Cultura”. Si tratta di una ipotesi progettuale che potrà ricevere finanziamenti dal Piano Regionale d’Interventi, relativo al programma Por Fers Campania 2007-2013 – Obiettivo Operativo 1.9. Saranno, dunque, messi a disposizione fondi Ue. Stando alla proposta progettuale, che prevede una spesa di circa 2milioni e 400mila euro, accanto alla ristrutturazione della cappella, si procederà alla realizzazione di un parco tematico a nord del sito archeologico di Pompei. L’intera contrada di Civita Giuliana sarà interessata, dunque, da un’opera di riqualificazione. E forse, sarà la volta buona per eliminare qualche buca di troppo e una serie di disservizi con i quali gli abitanti della zona convivono da anni. La notizia di una imminente riapertura della chiesa, ha riscosso tanti consensi. La cappella gentilizia di S.Maria dell’Arco è antichissima. Testimonianze storiche riferiscono di essa a partire dai primi anni dell’800. L’edificio divenne proprietà del Pontificio Santuario di Pompei nel 1962. Da quell’anno e fino al 1980, i fedeli di Civita Giuliana hanno potuto usufruire della chiesa. Poi la chiusura. Ma qualcosa ora è cambiato. La Chiesa di S. Maria dell’Arco sarà riaperta e, questa volta per sempre. La memoria storica viene recuperata per essere riconsegnata al patrimonio collettivo. E pare che a breve si proceda alla pubblicazione del bando per l’affidamento dei lavori. Tutto corre dunque. Una buona notizia per Civita Giuliana, troppo spesso balzata agli onori della cronaca per numerosi disagi e disservizi. Ora, invece, la certezza che qualcosa cambierà. Una cappella che si veste di nuovo e diventa simbolo di rinascita per l’intera zona. Che con Civita Giuliana si inauguri un percorso di riqualificazione di tutte le periferie pompeiane? Si spera, sarebbe cosa buona e giusta.
Marianna Di Paolo