E’ ormai da anni che si denuncia la presenza di amianto all’interno di una delle bellezze del mondo e, proprio nei giorni scorsi, i rappresentanti della struttura aziendale della Cisl di Pompei hanno presentato un reportage con tutti i luoghi del sito in cui vi sarebbe la presenza della sostanza cancerogena.
Ancora una volta, però, le risposte tardano a venire e purtroppo un altro lavoratore, Antonio Stile-proprio ieri- è andato ad aggiungersi alla già lunga lista delle morti sospette per cancro negli scavi di Pompei, facendo scattare anche un’indagine della Procura.- è quanto afferma il Segretario Responsabile Area metropolitana Cisl fp Napoli, Salvatore Altieri.
“La salute dei lavoratori passa per la sicurezza del luogo in cui trascorrono buona parte della giornata ed ora a Pompei si registra anche una forte esigenza di benessere psicologico tra chi ogni giorno si presenta sul luogo di lavoro con la preoccupazione di trovarsi in un ambiente non sicuro” prosegue il Segretario.
“Non è pensabile che a più di venti anni dalla legge amianto (n.257/92) non ci siano i dovuti controlli all’interno dei luoghi di lavoro o peggio il ripristino e la bonifica di un’area archeologica famosa in tutto il mondo. Siamo vicini alla famiglia di Antonio e nell’attesa del termine delle indagini continueremo a mettere in atto tutte le forme di tutela necessarie alla difesa della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei turisti”, conclude Altieri.