Per D’Anna, occorre “procedere all’attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera statale che è la vera e unica fonte del disavanzo sanitario”. “La struttura commissariale – spiega il leader dei laboratoristi – non può più procrastinare la chiusura e/o la riconversione di una parte degli ospedali zonali scarsamente produttivi e fotocopia l’uno dell’altro”.
“Nel campo dell’ospedalità pubblica – ammette ancora D’Anna – il divario tra la spesa stanziata e il corrispondente ricavo economico delle prestazioni rese al cittadino, produce 1,5 miliardi di deficit annui. Deficit che, nell’ultimo triennio, è risultato pari all’ammontare dell’intero stanziamento annuale utilizzato per tutti gli ospedali pubblici”.
In questo contesto, conclude il senatore del Pdl: “si innesta l’esigenza di favorire la medicina territoriale e quindi di incrementare i finanziamenti anche per l’assistenza sociale senza la quale il ‘welfare state’ della Campania è destinato a subìre un altro irreparabile colpo in danno dei ceti meno abbienti”.