Momenti di tensione alla manifestazione dei commercianti di Napoli contro i provvedimenti Ztl (foto GennyManzo fotoreporter). Un gruppo di manifestanti, mentre si spostava da piazza Municipio verso il lungomare, dove è proseguita la protesta, ha completamente bloccato la circolazione stradale nella zona di via Arcoleo. Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, sono intervenute con ”un’azione di respingimento” per liberare la strada. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, si sono sfilati dalla manifestazione sia Confcommercio, sia i cittadini sfollati della Riviera di Chiaia. La polizia ha invitato i manifestanti, molti dei quali si sono seduti per terra, a sgomberare la strada per consentire la ripresa della circolazione automobilistica e lo sblocco della vicina galleria Vittoria.
La protesta si sta sposta al Municipio di Napoli (a sinistra nella foto il vicesindaco Sodano che osserva la protesta). Dopo l’esplosione di quattro-cinque petardi davanti al portone del Comune, uno dei quali lanciato a una delle camionette schierate a protezione del palazzo, le forze dell’ordine hanno fatto allontanare di qualche metro i manifestanti.
Due manifestanti sono stati soccorsi dal personale sanitario dell’ambulanza del 118. Uno di loro è scivolato mentre si allontanava; l’altro ha avuto un lieve malore durante i momenti di tensione seguiti allo scoppio di petardi in piazza Municipio. La situazione è tornata tranquilla, con le forze dell’ordine che presidiano l’ingresso del Municipio e altri punti della piazza, fra i quali l’incrocio tra piazza Municipio e via Medina, dove ci sono altri manifestanti. Piazza Municipio e via Marina sono state completamente bloccate. Nel blocco sono rimasti coinvolti anche pullman turistici. Uno di essi, il City Sightseeing Napoli, ha fatto scendere i turisti ed ha fatto ritorno al capolinea accanto al Maschio Angioino. Fra i manifestanti c’è stata anche una discussione sull’opportunità di lasciar passare i pullman turistici, ma alla fine ha prevalso la linea del blocco. Con il tentativo di forzare il doppio cordone di sicurezza di carabinieri e polizia posizionato dinanzi all’ingresso principale di Palazzo San Giacomo si è verificato il lancio di petardi. A quel punto le forze dell’ordine hanno risposto con una ulteriore “azione di respingimento” che ha provocato la dispersione dei manifestanti. La situazione è poi tornata alla normalità e il corteo, anche se piuttosto ridimensionato rispetto alla partenza, si sta dirigendo in piazza Vittoria nei pressi del lungomare dopo aver attraversato piazza Plebiscito. Un petardo era già stato lanciato in via Medina, nei pressi dell’edificio della Questura partenopea. Una ‘bomba carta’ che, così come ricostruito dalla Questura, non ha provocato danni. Oltre ai numerosi commercianti scesi in strada contro la ztl, a protestare si sono mescolati anche i disoccupati del movimento Bros, i dipendenti dell’ex Consorzio unico di bacino di Napoli e Caserta e quelli di Enerambiente. Tra le fila di chi manifesta anche alcuni esponenti degli ultras calcistici.
L’appello dei commercianti al Prefetto. I commercianti si appellano all’articolo 16 della Costituzione che garantisce la libera circolazione sul territorio italiano; non sono contrari alle ztl in genere, ma sostengono che Napoli, stretta nella morsa della crisi, e gravata da situazioni contingenti, come i tagli al trasporto pubblico e la concomitanza di molti cantieri, non possa sopportare limitazioni cosi’ estese. Chiederanno al prefetto di convocare un tavolo di trattativa con il sindaco Luigi de Magistris per arrivare alla sospensione immediata di tutte le ordinanze che limitano la circolazione urbana. Alle 13 in punto, comunque, le saracinesche si sono rialzate. In molti, oltre ai cartelli di Confcomemrcio con l’annuncio della protesta, da gioni appesi alle vetrine, avevano posto altri biglietti dis cuse alla clientela per i disagi.
Anche i tassisti in piazza. “Ztl e piano traffico stanno uccidendo anche noi tassisti”. Lo ha detto all’Adnkronos il segretario nazionale Filt trasporti aderenti a Confcommercio Angelo Sciacca. Anche i tassisti stamattina hanno protestato fianco a fianco con i commercianti che hanno operato una serrata dalle 9 alle ore 13. Secondo le stime fornite dalla Filt trasporti circa 400 tassisti hanno manifestato davanti a Palazzo San Giacomo. “E’ necessario un tavolo per discutere tutti insieme sull’organizzazione della citta’, per quanto riguarda viabilita’ e trasporti”, ha detto Sciacca.
Il commento del sindaco Luigi de Magistris: “Camorra infiltrata nella protesta”. ”Sono rammaricato per la serrata odierna e voglio ribadire che l’amministrazione non solo rispetta il disagio sociale ma provvede anche a dare una risposta, oltre ad ascoltare e accogliere le critiche quando sono costruttive ed espresse all’interno del confine democratico”. E’ quanto afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commentando la manifestazione di protesta di oggi. ”Registriamo che a Napoli – aggiunge – e’ cresciuto il numero dei turisti e la violenza certo non favorisce la citta’. “L’amministrazione – spiega de Magistris in una nota diffusa dal Comune di Napoli – ha sempre indicato il suo obiettivo strategico: rendere Napoli una citta’ internazionale, da un ciclo dei rifiuti virtuoso, con l’estromissione dell’ecocriminalita’, ad una mobilita’ alternativa e sostenibile, fondata sulla possibilita’ offerta ai cittadini, e favorevole anche alle attivita’ economico-commerciali, di poter usufruire di isole pedonali, piste ciclabili, aree di limitazione del traffico. Penso al lungomare oppure al centro storico, che sono in linea con le politiche europee”. ”Alcuni dispositivi di mobilita’ – sostiene il sindaco – stanno funzionando bene e su di essi e’ presente anche un piano di rilancio e valorizzazione, a partire dal lungomare, mentre altri ancora stanno registrando difficolta’. Difficolta’ coincidenti con una crisi del trasporto pubblico, regionale e cittadino, dovuta ai tagli nei trasferimenti da parte dello Stato e con una crisi economica devastante di cui Napoli e’ epicentro. Per questo, fin da ieri con una delibera, abbiamo adottato e adotteremo i primi correttivi che, pur non stravolgendo la nostra linea strategica, comunque rispondono alle proposte avanzate da molti commercianti e residenti. Per questo sono rammaricato per la serrata odierna e voglio ribadire che l’amministrazione non solo rispetta il disagio sociale ma provvede anche a dare una risposta, oltre ad ascoltare e accogliere le critiche quando sono costruttive ed espresse all’interno del confine democratico”. ”Lo dico – conclude – pur non condividendo le ragioni della serrata poiche’, soprattutto in questi giorni, abbiamo operato in direzione di un ascolto delle esigenze dei cittadini e di una risposta da dare loro, come dimostrato dalla delibere approvate sulla mobilita’ e la Riviera di Chiaia”. ”Da cittadino e da napoletano, provo una grande amarezza perche’ abbiamo assistito ad una sospensione del pieno diritto a manifestare che deve essere garantito ad ogni cittadino, a causa dell’infiltrazione di delinquenza comune e camorra all’interno della manifestazione. E’ evidente – aggiunge il sindaco di Napoli – che l’amministrazione distingue le due anime della protesta, continuando a rilanciare l’appello a tutte le forze sociali sane e democratiche perche’ si lavori insieme, responsabilmente, in un momento difficilissimo, nell’esclusivo interesse di una citta’ che, da due anni, stiamo amministrando senza risorse cercando di garantire una tenuta sociale cosi’ compromessa dalla crisi e dalla contrazione del lavoro”.
I commercianti: “forti disagi, isolati episodi e minacce non possono condizionare il successo della serrata”. ”Pochissimi e isolati episodi di minacce ad esercenti che avevano deciso di non aderire alla manifestazione, sui quali e’ giusto che si indaghi, non possono mettere in discussione il successo della piu’ importante serrata del commercio a Napoli, nata spontaneamente contro i noti provvedimenti e la politica dell’amministrazione comunale”: lo affermano in un comunicato congiunto un gruppo di commercianti ‘storici’ di Chiaia, da Maurizio Marinella a Assia Monetti, da Massimo Gallotta e Walter Marino a Carla della Corte, titolari delle vetrine tra le più in vista della citta’. ”In tutti quartieri del centro, da via dei Mille a via Toledo, non si e’ visto un negozio aperto, a dimostrazione di quanto sia stata compatta l’adesione alle serrande chiuse, a dimostrazione di un fortissimo disagio che solo un’amministrazione sorda e assente continua a non voler recepire”, conclude la nota firmata tra gli altri anche da Roberta Bacarelli, Maria di Pace e Piero de Caro.