La notizia del divieto di balneazione alla Marina Grande di Sorrento emanato dalle autorità competenti dopo i rilievi dell’Arpac non è un buon inizio della stagione per il mare del nostro golfo.
Gli allarmi e le preoccupazione più volte espresse da numerose associazioni, forze politiche e Enti locali non erano infondati.
Malgrado alcuni piccoli passi in avanti si rischia di avere una stagione balneare caratterizzata da divieti -anche in località prestigiose-segnalazioni di condizioni degradate del mare e degli arenili, ulteriori colpi all’immagine del nostro territorio.
“Da tempo abbiamo posto la necessità ,in particolare nell’area vesuviana e della penisola sorrentina di predisporre un piano,che oltre a sbloccare gli interventi strategici necessari a partire dal completamento del nuovo depuratore di Punta Gradelle a Vico Equense e la costruzione dei collettori di Ercolano e Torre del Greco, rendesse possibile ,con scelte mirate e fattibili in tempi stretti, rendere il mare e il fiume Sarno migliori nella prossima stagione balneare”, ha dichiarato Paolo Persico della rete Pd Faro del Sarno.
In particolare urgono quattro scelte :
– un coordinamento interforze e interistituzionale per il controllo degli scarichi abusivi e illegali sotto il coordinamento della prefettura di Napoli,
– un programma di manutenzione straordinaria delle condotte sottomarine e di verifica dei piccoli impianti di depurazione,
– l’immediata apertura del nuovo depuratore di foce Sarno,
– un ‘attività costante di rimozione dei rifiuti solidi e di monitoraggio della foce del Sarno.
Vi sono le condizioni, se c’è una volontà e un efficacia nuova dell’azione politica amministrativa della Regione Campania e una capacità di raccordo tra i diversi enti e forze dello stato e delle amministrazioni locali di avviare ,quest’anno un ‘inversione di tendenze a partire dall’area vesuviana e dalla penisola sorrentina”, ha concluso Paolo Persico.