“La pizza napoletana per valorizzare e tutelare le DOP italiane. Il caso Mozzarella di Bufala Campana”. È questo il titolo del convegno che si terrà martedì 16 aprile alle h.11, Sala dei Trecento, presso il Quartiere Fieristico di Parma in occasione del Pizza World Show, il primo evento interamente dedicato alla filiera, che si terrà a Parma dal 15 al 17 aprile. Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, dunque, sceglie Parma, patria dell’agroalimentare di qualità e di eccellenza, per dare voce a tutto un comparto, attualmente in fibrillazione a causa della legge firmata nel 2008 dall’allora ministro Zaia e che dal 1 luglio minaccerà la stessa esistenza del prodotto campano.
«All’interno degli stabilimenti che lavorano Mozzarella di Bufala Campana dop è vietata la detenzione e lo stoccaggio di materie prime e cagliate diverse da latte e cagliate bufaline dedicate esclusivamente alla lavorazione della DOP Mozzarella di Bufala Campana».
Il casus belli sulla mozzarella dop nasce proprio da questo decreto attuativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 marzo, in attuazione della legge 205/2008, che obbligherà dal 1 luglio gli operatori inseriti nel sistema di controllo della Dop, a produrre mozzarella di bufala campana in stabilimenti “esclusivamente” dedicati a tale produzione vietando la contemporanea realizzazione di qualsiasi altro prodotto compresa la ricotta notoriamente ricavata proprio dalla lavorazione della mozzarella.
La conseguenza pratica di questa norma – commenta Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio di Tutela – sarà che molte aziende si vedranno costrette ad abbandonare la Dop per dedicarsi alla produzione di formaggi non certificati, prodotti con latte bufalino anche di altra provenienza, di costo e di qualità inferiori. Quale azienda infatti – incalza Raimondo – potrebbe decidere di realizzare, in un momento di generale difficoltà economica, un secondo caseificio, per poter continuare a produrre ricotta e altri formaggi? Chi non preferirebbe, al contrario, proseguire a produrre l’attuale gamma di prodotti, rinunciando solo alla Dop? Ora speriamo che le istituzioni ci evitino di dover celebrare il funerale del più importante prodotto a marchio Dop del centro-sud Italia”
Che la mozzarella di bufala Dop sia un tesoro e valga una fetta importante dell’economia del Mezzogiorno lo dicono i numeri: 500milioni di euro di fatturato, 15mila addetti, 280mila bufale, 35mila e 500 tonnellate prodotte nel 2012, di cui il 25% destinato all’export. Nel frattempo, però, sono già 45 le aziende aderenti al Consorzio di Tutela che hanno comunicato che dal prossimo 1 luglio non produrranno più mozzarella di bufala Dop, a causa dell’entrata in vigore delle nuove norme.
I tesori si tramandano – afferma Antonio Lucisano il Direttore del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop – non si distruggono ed è per questo che, per rilanciare le nostre proposte concrete che, contrastando le frodi, evitino tuttavia il collasso di un settore già fortemente penalizzato anche dalle tante imitazioni in giro per il mondo, non potevamo scegliere una cornice più adatta, il Pizza World Show di Parma, foodvalley dell’eccellenza e della qualità alimentare nel mondo ”.
“ Il sodalizio con il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop che si unisce a quello con l’Associazione Verace Pizza Napoletana, e il Consorzio del Pomodoro San Marzano – conclude Roberto Giacomin di Fiere di Parma, Brand Manager di Pizza World Show – contribuisce a fare di Parma non solo una piazza di assoluto riferimento per il mondo del food, ma anche di tutela delle eccellenze italiane, una tutela a tutto tondo sia in termini di sapienza, tradizione e cultura, che di garanzia di sicurezza e qualità”.
Al convegno interverranno accanto a Antonio Lucisano, Direttore del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Flavio Innocenzi Direttore Consorzio Tutela Asiago DOP, Pasquale D’Acunzi Presidente Consorzio Tutela Pomodoro San Marzano dell’agro nocerino sarnese DOP, Massimo Cobellis Presidente Consorzio Tutela Olio extravergine di oliva DOP Cilento, Pier Maria Saccani Segretario Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG). Aprirà il dibattito Antonio Pace Presidente-fondatore Associazione Verace Pizza Napoletana. Moderatore dell’incontro Mauro Rosati Direttore Fondazione Qualivita.