«Il mio “Progetto per Boscoreale” è simile a una macchina perfetta in cui tutti gli elementi funzionano al meglio e in contemporanea. Dall’ultimo bullone a al carburatore, ai freni, all’apparato elettrico». Parola di Giuseppe Balzano, candidato sindaco per il cartello di centrosinistra formato da Pd, Udc, Idv e Sel, che è stato sentito dal “Gazzettino” su quanto metterà in campo una volta al comune
Ma se dovesse dare una priorità a uno degli obiettivi individuati quali fondamentali per la ripresa di Boscoreale tra: Giovani, Lavoro. Anziani, Sociale, Giustizia, Famiglia, Rinascita, Cultura, Ambiente, Imprese, quale indicherebbe?
«Non ci sono priorità in assoluto. Ciascuno degli obiettivi indicati è legato agli altri. Tutti devono andare di pari passo. «il mio “Progetto per Boscoreale” è simile a una macchina perfetta in cui tutti gli elementi funzionano al meglio e in contemporanea. Dall’ultimo bullone a al carburatore, ai freni, all’apparato elettrico»
Allora, andiamo per ordine: i giovani
«L’obiettivo e creare le basi perché si sviluppino opportunità di lavoro e di crescita del territorio puntando sulle possibilità offerte da progetti regionali, nazionali ed europei. Vede, circa il settanta per cento dei fondi stanziati per l’Italia dall’Europa attraverso le Regioni non viene utilizzato perché mancano progettualità concrete e specialisti che le sappiano individuare. Contiamo lavorare in questa direzione. Ovviamente non possiamo fare, e non faremo, come è accaduto in altri casi, progetti specchietto e falsi intervanti: L’Europa vuole fatti, controllabile e reali, e non “pacchi”»
Lavoro?
«Una parziale risposta è già insita in quella che le ho dato sui giovani. Ecco, noi abbiamo un territorio che, nonostante le enormi possibilità che può esprimere con aree industriali, zone da impegnare in colture d’eccellenza, presidi culturali, capacità imprenditoriali, in tutti questi anni per mala politica, cecità intellettuale e protagonismi individuali è diventato un deserto. Questo non dovrà mai più accadere».
Anziani?
«Vede, anche questo è un argomento che mi fa piacere affrontare. Gli anziani, e per anziani intendo tanto i maschi che le femmine, sono tali solo se vengono abbandonati a se stessi. Altrimenti sono individui di una società a cui danno un contributo essenziale di esperienza, conoscenza, vita. Sempre. Credo che debbano sentirsi parte attiva della comunità attraverso le competenze acquisite negli anni. Si potranno immaginare laboratori – che per principi possono somigliare alle “Officine del cittadino” che abbiamo creato – in cui “maestri” e “maestre” possano trasmettere ai giovani conoscenze e professionalità antiche: arte del ricamo, arte della maglieria, ad esempio, e così via. Ma lo sa che una ricamatrice, e sono ormai introvabili, riesce a fare ottimi guadagni? Insomma, per tanti, che lo vorranno, si potranno aprire le porte di una imprenditoria “casalinga”, anche con fondi e opportunità concessi dall’Europa. E noi le favoriremo con apposite ricerche e delibere»
Giustizia
«Guardi, quella che lei chiama “giustizia” non è che un altro degli aspetti della vita sociale di Boscoreale che in questi anni è quasi del tutto sparita. Come ho sottolineato in precedenza, non darei priorità o interesse specifico a ciascuna delle criticità sopradette. Giustizia, famiglia, rinascita, cultura, ambiente, sono facce dello stesso elemento-città. Se va bene una, devono obbligatoriamente camminare di pari passo anche le altre. La cultura, ad esempio. In città, c’è grosso fermento. Ma è sottostimato. Abbiamo un Antiquarium, unico in Europa. Abbiamo una villa rustica di epoca romana, del tutto ricostruita, affiancata all’Antiquarium. Abbiamo, nell’area di Villa Regina, un teatro bello e attrezzato come pochi. Abbiamo una delle uniche due strade per il Vesuvio. Abbiamo il Vesuvio: ma quando pensiamo di valorizzare queste risorse che altri non hanno? Sono posti di lavoro che stiamo buttando via. Vede, non ho alcuna intenzione di fare crescere altra erba sopra questi tesori che ha Boscoreale!»
E per le imprese?
«Ripeto. E non mi stancherò mai di farlo. A Boscoreale, sino a dieci, venti anni, fa, c’erano tante piccole imprese. Quasi sempre a conduzione famigliare. Hanno chiuso. Conosciamo i perché. Sappiamo anche come fare per ridare ossigeno alla piccola imprenditoria. Ma, essenzialmente, guardiamo all’area Est e alle enormi potenzialità che essa possiede nell’ambito delle colture d’eccellenza ovvero sia nel campo della floricoltura sia in quello delle serre. Abbiamo, anche in questo caso, idee e progetti per favorire ulteriori imprese e mercati. Dobbiamo solo iniziare a lavorare»
Abbiamo lasciato per ultimo l’ambiente: quali iniziative prenderà ?
«Ovviamente, se c’è un ambiente sano tutto diventa più semplice. Le stesse imprese che andremo a favorire: serricole, florovivaistiche, o altre che siano, vede anche il turismo si sviluppa di più in aree in cui vengono combattuti veleni e smog – troveranno giovamento in un ambiente protetto. Si dovrà lavorare per mettere in sicurezza il territorio che in questi ultimi anni ha subito l’assalto delle monnezza, nonostante fossimo all’interno del Parco del Vesuvio. Puntiamo alla bonifica delle discariche che ci sono state imposte. E, nello stesso tempo ci batteremo perché un tale scempio non abbia mai più casa a Boscoreale. Mai più!».
Amalia Carotenuto