A tal proposito, il comunicato in questione sostiene che “la Direzione della società Multiservizi ha elaborato un nuovo Piano operativo, di cui la Giunta ha preso atto con Delibera n. 165 del 11 ottobre 2012”la cui attuazione non richiederebbe alcun aumento del canone che attualmente il Comune riconosce alla società.
Ci auguriamo che il direttore generale della Società Multiservizi smentisca quanto prima il predetto comunicato, frutto probabilmente, di qualche zelante elucubrazione mentale di un disinformato collaboratore.
Il Piano operativo, a cui si riferisce il comunicato, prevede l’applicazione del seguente piano economico.
QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO | |
DESCRIZIONE | COSTO |
PERSONALE | € 6.990.000,00 |
VESTIARIO PERSONALE | € 16.500,00 |
AUTOMEZZI CANONE LUNGONOLEGGIO | € 2.361.001,00 |
COSTO GESTIONE D’ESERCIZIO AUTOMEZZI | € 350.000,00 |
ATTREZZATURE PER LA RACCOLTA RIFIUTI | € 200.000,00 |
ATTREZZATURE VARIE | € 29.900,00 |
INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE | € 70.100,00 |
ONERI ACCESSORI NON PREVISTI | € 200.000,00 |
TOTALE COSTI | € 10.217.501,00 |
SPESE GENERALI E UTILE D’ IMPRESA 10% | € 1.021.750,10 |
TOTALE | € 11.239.251,10 |
Il costo complessivamente previsto è superiore di circa 2,5 milioni rispetto al canone riconosciuto dal comune.
Giacché il costo della raccolta si riverbera sulla collettività, è evidente che l’attuazione del nuovo Piano verrà a costare 2,5 milioni in più ai contribuenti.
Sarebbe molto più interessante se l’azienda decidesse di voler aprire un confronto serio sulla questione della raccolta e lo smaltimento della plastica affidato a trattativa privata ad una società a pagamento invece che a costo zero come in tutti gli altri comuni della penisola. Inoltre, sarebbe altresì interessante conoscere i motivi che hanno portato l’azienda, con le stesse metodologie, ad affidare appalti per oli esausti e smaltimento dei rifiuti addirittura fuori provincia. Così come per quanto concerne i rapporti di lavoro posti in essere tra la società e personale assunto probabilmente non solo senza concorso ma neanche senza un regolare contratto di lavoro (tali De Siena ed Armandola).
Si invita, quindi, il direttore generale a ristabilire la verità.
Ex consigliere comunale Pdl
Antonio Carrillo