Parte il Firma Day in tutta Italia per portare in Parlamento la legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero.
Sabato e domenica anche i cittadini vesuviani potranno contribuire a raccogliere le 50000 firme necessarie per presentare la legge a Montecitorio.
Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, San Sebastiano al Vesuvio, Ercolano, Trecase, Poggiomarino, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Castellammare di Stabia e Sorrento hanno aderito all’iniziativa di Paul Connett, il professore americano che nel 2010 è venuto in Italia nel bel mezzo dell’emergenza rifiuti a smuovere le coscienze dei cittadini per un ciclo di smaltimento diverso, verso i rifiuti zero, appunto.
La proposta di legge è stata già presentata alla Corte di Cassazione lo scorso 27 marzo da 14 cittadini ed è fortemente voluta dalle persone del vesuviano che negli ultimi anni sono state vittime della perenne emergenza rifiuti in Campania.
Le finalità generali della legge sono:
– far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno delle risorse del pianeta;
– rispettare gli indirizzi della Carta di Ottawa del 1986 sulla promozione della salute;
– rafforzare e prevenire le malattie attribuibili alla gestione dei rifiuti;
– assicurare l’informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti;
– ridurre la produzione dei rifiuti del 20% entro il 2020 e del 50% entro il 2050, rispetto alla produzione del 2000;
– recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98 della Comunità Europea, che stabilisce una visione giuridica unitaria per il trattamento dei rifiuti;
– recepire ed applicare il risultato del referendum del 12 e 13 giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali.
Affinché ciò sia possibile la legge contiene una serie di misure finalizzate a:
– promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento di materiali post-utilizzo;
– spostare le risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo;
– contrastare la distruzione dei materiali, la riduzione progressiva del conferimento nelle discariche e dell’incenerimento.
“Chi inquina paga” è lo slogan che senza dubbio piace ai cittadini che aderiranno: la legge prevede la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale.
“I cittadini vesuviani, insieme alle tante associazioni e movimenti impegnati a promuovere la civiltà zero waste- afferma Franco Matrone della Rete dei Comitati vesuviani- sono preoccupati per la situazione ancora irrisolta delle discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio, come Cava Sari e canale Conte di Sarno, oltre alle tante discariche a cielo aperto che dovrebbero essere bonificate”.
La legge Rifiuti Zero è promossa da 150 associazioni, realtà sociali e comitati territoriali che auspicano una riforma strutturale del sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e che punta soprattutto all’educazione ambientale.
“Se approvata la legge rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione verde basata sulla sostenibilità, sull’ambiente, sulla salute, sulla partecipazione, sul lavoro – afferma la Rete dei comitati-. L’obiettivo è importante per la nostra vita e per quella dei nostri figli: si tratta di riscrivere il futuro”.
Per leggere il testo di legge o per ulteriori informazioni sui comitati territoriali, materiali e informazioni, andate qui: http://www.leggerifiutizero.it/ .
Giovanna Sorrentino